Re: Giroscopio

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Sat, 03 Mar 2007 20:50:55 +0100

gnappa ha scritto:
> Forse non ho spiegato bene cosa l'oggetto che sto descrivendo: io
> parto da un giroscopio con l'asse inclinato, quindi nella rotazione
> del disco una parte "� in salita" e una "in discesa". Supponiamo che
> la rotazione sia in senso antiorario, allora per effetto della gravit�
> la parte di sx � accelerata e quella di dx decelerata. Ma il disco �
> rigido, quindi tutte le sue parti devono muoversi alla stessa velocit�
> angolare, altrimenti si separerebbero. Quindi � come se la parte di sx
> avesse una "velocit� in eccesso" che deve essere attribuita a tutto il
> disco, e che lo fa deviare verso destra perch� nella rotazione la
> parte che scendeva dopo un certo tempo si muove verso destra.
Spiacente, ma non capisco proprio.
Stai solo dicendo che la gravita' fara' abbassare il cdm del giroscopio.
Infatti il moto verso il basso del cdm (e quindi dell'asse di
rotazione) composto con quello verso il basso della parte di sinistra,
ti da' una velocita' aumentata; composto con quello verso l'alto a
sinistra ti da' una vel. diminuita.
Non vedo la necessita' di nessuna deviazione.

> ...
> Il giroscopio � un oggetto che va contro l'intuizione, quindi pu�
> stimolare la ricerca di una spiegazione, pi� o meno intuitiva, pu�
> mostrare come un modello matematico pu� descrivere ci� che non si
> capisce intuitivamente, se poi per alcuni rimane solo un giochino
> curioso, almeno durante quelle lezioni non si sono annoiati.
> Fermo restando che bisogna fare i conti con il tempo che si ha e il
> livello della classe. Se nessuno � in grado di capirlo a nessun
> livello, si lascia perdere :-)
Io la vedo diversamente.

Come mi sembra appaia dalla discussione che precede, questa
"spiegazione" e' tutt'altro che chiara e lineare.
Ora proporre una spiegazione del genere a dei ragazzi, che non sono
abbastanza ferrati per capirla, discuterla, magari criticarla, puo'
avere effetti piu' negativi che positivi:
1) L'illusione di aver dato una spiegazione che non e' tale.
2) La sensazione che giocando con le paorle si riesca a spiegare tutto.

Forse gia' lo sai, che io definisco il nostro liceo una "scuola di
chiacchiere".
Percio' resisto tenacemente a tutto cio' che puo' spostare
ulteriormente in quella direzione, anche in quel ristretto campo dove
si potrebbe argomentare in modo accurato (intendo la fisica,
ovviamente).

A proposito: qualcuno aveva citato Feynman. Me lo sono andato a
rileggere. Fatelo anche voi, considerate quanto e' ricco e complesso
il suo discorso, e poi ne riparliamo...
                               

-- 
Elio Fabri
Received on Sat Mar 03 2007 - 20:50:55 CET

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