In breve sintesi, sembra che davvero sia come dici:
i ricercatori della mappatura in questione non si sono
posti il problema dei dettagli, ma solo hanno prodotto
evidenza a supporto della tesi che da una fase pi�
o meno omogenea si sia passati ad una fase
in cui le increspature si sono andate esaltando, ed
hanno dato luogo alla materia visibile come ad aggregati
di materia oscura (se � vero come � vero che per molte lenti
con immagini multiple non si hanno riscontri visibili delle sorgenti)
http://physicsweb.org/articles/news/11/1/3
rimane il mistero del teorema delle immagini dispari che sembra
raramente verificato a vista.
Circa l'obiezione che poni sulle fasi primordiali � chiaro che
in quelle fasi gioca un ruolo differente la curvatura e l'accoppiamento
fra tutte le forze in gioco. Ma rimane pure vero che quelli che definisci
interessanti effetti collettivi sono qualcosa di pi�. Ovvero
elementi portanti di qualsiasi teoria efficace, se c'� qualcosa
che appare evidente oggi � che nella fisica teorica esiste una
citt� di Roma a cui tutte le strade portano, e di questa citt�
si conoscono i tratti culturali: forte correlazione fra i gradi di libert�,
(sviluppi asintitoci 1/N) schemi di Cartan per le teorie efficaci,
gauging dei gradi di libert� simplettici in esubero (ovvero esistono
dei vincoli di natura dinamica o strutturale ed occorrono globalmente).
Sul fatto che i Wimp siano necessari: quali sono gli argomenti a favore,
e quali contrari?
Sul fatto che tutte le teorie con gli opportuni artifici sono aggiustabili:
non esageriamo. Anche se spesso mi chiedo cosa sarebbe stato della
meccanica quantistica se nel 1800 avessero avuto a disposizione gli
strumenti computazionali che sono disponibili oggi.
:-)
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Mon Feb 19 2007 - 01:04:38 CET