Re: cuore: per favore, urgente.
"Med" <depositofiles_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:vrJxh.10799$wO2.7690_at_tornado.fastwebnet.it...
> OK, ma ho dimenticato di dire che il cuore non ha una portata costante:
> cio� esso mentre si contrae contro un carico costante, manitene costante
> la sua pressione, ma la portata varia.
Ma se varia la portata deve variare la pressione...
Magari il cuore ha la peculiarit� di tutte le pompe volumetriche: la
portata costante.
Io mi limiterei a dire che il cuore � una pompa volumetrica a portata k.
> Quindi, chiedo: dire che � normale che la pressione in una pompa non vari
> per un fluido perfetto o con basse resistenze, se non per accelerlo,
> presuppone la costanza della portata?
Non capisco la domanda. Portata costante significa pressione costante (a
parit� di tutto il resto)
Dire che la pressione varia solo per accelerarlo, significa dire che varia
solo per variare la portata.
> Non ho capito. Immagina un semplice palloncino che viene collegato ad un
> tubetto ad alta resistenza e riempito di acqua. Nel tubetto avviene la
> maggio parte della caduta di pressione (il liquido � reale) e allo sbocco
> la pressione � quella ambientale. Entro il pallone che inizia a
> sgonfiarsi, la pressione non si pu� dire che abbia un valore costante.
> Dipende, se la pressione esterna ad esso rimane quella atmosferica, dalla
> relazione che la tensione di parete, il raggio del pallone ed il suo
> spessore hanno tra loro.
S�, secondo Laplace.
> Ad un certo raggio la tensione pu� aumentare, poi diminuire, ecc. La
> pressione interna risentir� del valore della tensione di parete e della
> geometria istante per istante. Se ad un certo punto il pallone comincia a
> sviluppare una tensione maggiore, per un suo fatto costruttivo che
> possiamo inventarci a piacere, credo che la pressione nel palloncino
> aumenter� e cos� il flusso nella cannuccia di uscita (entro il pallone
> riteniamo trascurabili gli effetti di viscosit�, ma non entro il tubetto).
S�. E' come se la pompa decidesse di variare la sua portata nel tempo
secondo un dato schema. In questo caso con attriti non trascurabili nel
tubicino, per sostenere una maggior portata bisogna mantenere aumentata la P
interna (vedi dopo il caso del sistema a bassa resistenza).
> Ma a me pare che tu dica una cosa che mi interesserebbe moltissimo capire
> meglio: ossia, prescindendo da qualunque peculiarit� strutturale della
> parete cardiaca, un tale modello DEVE mantenere una pressione interna
> costante, fuorch� quando accelera durante il transitorio. Non lo capisco.
> Perch� immagino che se mantengo premuto dall'esterno il palloncino (che
> brutto modo di dire che aumenta la sua tensione di parete), immagino che
> la pressione interna rimaga pi� elevata costantemente e la portata nel
> tuicino rimarr� costantemente elevata durante la "pressione esterna". Mi
> faresti capire meglio la tua prima affermazione e quella a cui qui
> rispondo?
Nel caso del tubicono ad alta resistenza, un aumento di portata si ha solo
se aumenta la pressione interna. E non solo durante il transiente. Ma se ho
capito bene, Elio Fabri diceva il contrario. Ma lo diceva rispetto al
modello che tu chiami "a bassa resistenza", cio� senza attriti
significativi. In quesl caso se aumenti la pressione, aumenta la portata
(hai accelerato il sangue). Se gli attriti sono trascurabili, non c'�
bisogno di mantenere la pressione aumentata per sostenere la maggior
portata. Il sangue � ormai stato accelerato e se riporti la pressione ai
valori iniziali, la portata rimane aumentata. Se mantieni la P aumentata,
invece, la portata aumenta contestualmente.
Per� aspetta che Elio Fabri e gli altri attori protagonisti di questo thread
confermino o correggano le mie idee di attore non protagonista (o
addirittura di comparsa :-( )
Ciao.
Received on Sat Feb 10 2007 - 10:27:44 CET
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