On 4/5/2013 02:32, Roberto wrote:
> No, non � questo il motivo: non ti sei chiesto cosa succederebbe al
> semiperiodo successivo? La corrente dovrebbe essere doppia e probabilmente
> anche di pi�.
La corrente che circola in un condensatore dipende dalla derivata dalla
tensione: quando si chiude un contatto il dv/dt e` molto alto e quindi
la corrente di accensione e` elevata (in-rush current), mentre nel
semiperiodo successivo si ha una forma d'onda sinusoidale e quindi
correnti molto piu` modeste.
> I condensatori dei filtri anti-EMI posti in parallelo alla rete di casa
> hannno una capacit� di decimi o di alcuni centesimi di microfarad
Questo non e` corretto. I condensatori in parallelo (condensatori X)
possono essere ben piu` grandi, anche dell'ordine di qualche microfarad.
L'energia che si dissipa su un contatto che si chiude su un condensatore
da 1uF che si sta chiudendo vicino al picco della tensione di rete puo`
essere dalle parti di 50mJ
> Il motivo reale l'ho riportato nell'altro mio post.
Non vedo il tuo post, neanche groups.google lo riporta.
Su groups.google ho visto la risposta di Daniele: per gli alimentatori
piccoli c'e` anche il condensatore elettrolitico dopo il ponte
raddrizzatore che fa una elevata in-rush current. Per quelli di maggiore
potenza invece c'e` uno stadio PFC e quindi niente condensatore
elettrolitico di filtro, solo un condensatore X per l'EMC.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sun Apr 07 2013 - 01:29:09 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:12 CET