Re: Velocità della luce

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Sun, 24 Jun 2012 00:45:51 +0200

Il 23/06/2012 16:17, El Che ha scritto:
> On 06/23/2012 03:06 PM, Cipi wrote:
>> Qualcuno saprebbe spiegarmi che senso ha dire che la velocit� della
>> luce � assoluta, se non esiste un punto di riferimento assoluto
>> nell'universo?
>
> Il senso � che la velocit� della luce *non dipende* dal sistema di
> riferimento. La legge di "somma" delle velocit� relativistica (in
> reliativit� speciale) da come risultato sempre una velocit� =< c.
> Detto in altri termini, se "corri incontro" ad un fotone, lo vedrai
> avvicinarsi sempre ad una velocit� pari a c e lo stesso se "lo
> rincorri", indipendentemente dalla tua velocit� (ed anche se tu stesso
> fossi un fotone).

Tutto giusto (ho qualche dubbio sull'ultima frase :-), ma dirlo cosi',
usando il termine "somma", puo' contribuire a perpetuare un equivoco in
cui cadono molti, pensando che in RR non si possano *mai* fare calcoli
sommando due velocita' che come risultato diano una velocita' superiore a c.

Nella Relativita' Galileiana due velocita' si possono sommare in due casi:

Quando si considera un riferimento S' (p.es. una nave) che si muove con
velocita' v rispetto al mare (riferimento S), ed un oggetto (p.es. un
uomo) che si sposta sulla nave verso prora con velocita' u; in questo
caso la velocita' dell'uomo rispetto al mare e' u+v (che rimane valida
anche se u e v sono vettori), ma si preferisce parlare di
*composizione*, non somma, delle velocita';

Quando si considerano due oggetti che corrono l'uno verso l'altro con
velocita' v1 e v2 (entrambe relative ad S, per esempio il terreno); in
questo caso fa comodo calcolare la "velocita' di avvicinamento" fra i
due, v1+v2, per calcolare, data la distanza iniziale, dopo quanto tempo
i due si (in)(s)contreranno. (In questo caso sarebbe piu' corretto dire
che la velocita' di avvicinamento e' la *differenza* fra le due
velocita', prese con segno; ma nel parlare comune e' piu' frequente dire
che le velocita' si sommano, intendendo i loro moduli. Qui il caso
vettoriale e' piu' complesso e privo d'interesse, per cui lo tralascio).


La Relativita' Speciale modifica la composizione delle velocita', ma nel
secondo caso *non* cambia nulla: se "corri incontro" ad un fotone con
velocita' v, lo vedrai avvicinarsi sempre ad una velocit� pari a c, OK
(anche se qui sarebbe da evitare due volte il verbo "vedere", meglio
usare "misurare", e per di piu' "nel *tuo* sistema di riferimento"); ma
nel riferimento S del terreno, la velocita' di avvicinamento fra te e il
fotone e' v+c, e il tempo che passera' dall'istante dell'emissione
all'assorbimento del fotone sulla tua retina sara' distanza_iniziale/(v+c).

D'altra parte, proprio con questi calcoli, dall'ipotesi di invarianza di
c si deducono le trasformazioni di Lorentz.


--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Sun Jun 24 2012 - 00:45:51 CEST

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