Re: Unificazione elettrodebole

From: Fatal_Error <nospam_at_kkk.it>
Date: Fri, 2 Feb 2007 11:24:03 +0100

"marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> ha scritto nel messaggio
news:1170255701.456790.234430_at_h3g2000cwc.googlegroups.com...
> On 11 Gen, 12:23, "Fatal_Error" <nos..._at_kkk.it> wrote:
>
>
>> Per l'elettrodinamica quantistica un tale
>> comportamento era spiegabile solo se le particelle che mediavano tale
>> forza
>> erano dotate di massa; questo era una conseguenza della relativit�
>> ristretta
>> e del principio d'indeterminazione; per mediare solo a brevi distanze ci
>> voleva una grande quantit� di moto e la relativit� ristretta collega tale
>> quantit� di moto ad una massa > 0.
>
> Ma questa non era al contrario?
> Cioe' non si parte dal potenziale alla Yukawa per poi arrivare ad un
> campo di mediatori massivi? ....

Il potenziale alla Yukawa dovrebbe dire proprio ci� che ho scritto. Ipotizza
infatti la forza tra due "nucleoni" con lo scambio di un quanto e, in base
al principio di indeterminazione ed alla relativit� speciale, calcola il
potenziale e la massa di quel quanto. In sintesi per l'indeterminazione hai:
Delta Energia* Delta tempo circa uguale a h/2pi, se poni Delta Energia=
m*c^2 (relativit� s) e Delta tempo = raggio di azione della forza/c
(evidenziando che il tempo, anche se brevissimo, � finito), trovi che il
raggio di azione della forza = h/2*pi*m*c. Dal raggio di azione, dipende
dunque la massa della "particella mediatrice".
Received on Fri Feb 02 2007 - 11:24:03 CET

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