Questa è la mia interpretazione sui risultati negativi, relativi al
tentativo di misurare il campo magnetico prodotto della corrente di
spostamento all'interno di un condensatore.
Se osserviamo la figura
http://michelefalzone.altervista.org/alterpages/Corrente_di_spostamento.png
si vedono le due armature del condensatore in nero, il flusso di
cariche determina un accumulo di cariche in prossimità dei reofori,
questo fenomeno determina un flusso di cariche da regioni con densità
di carica sigma maggiore a regioni con minore densità.
Queste correnti, sono rappresentate in rosso sulle armature del
condensatore e sono dovute solo al gradiente di densità di carica
“schematizzato in verde”, considerando le armature come dei conduttori
ideali, queste correnti saranno presenti fino a quando si avrà un
gradiente di densità sulle stesse armature, ovvero durante tutta la
caria del condensatore e quindi fino a quando non si avrà una
distribuzione uniforme della carica.
Differenti distribuzioni di cariche creeranno anche un diverso campo
elettrico in ogni punto dell’armatura.
Le correnti sulle armature, come qualunque corrente, creeranno dei
campi magnetici che all'interno delle armature si sommeranno e per
distanze sufficientemente piccole tra le armature si può dimostrare
essere nullo all'esterno per il solo effetto di queste correnti.
Campo magnetico variabile che darà un flusso variabile all'interno
della spira di prova in nero, quella con il diodo led.
Questa variazione di flusso richiamerà sulla spira una corrente che a
sua volta creerà un flusso tale da opporsi alla causa che lo ha
generato, dando origine alla corrente sulla spira in azzurro, opposta
alla corrente delle armature in rosso.
Tutto bene, salvo la presenza di un ulteriore fenomeno che tende ad
annullare il precedente fenomeno, infatti la diversa densità di carica
superficiale, determina un diverso campo elettrico man mano che ci si
allontana dal reoforo centrale, contribuendo con una differente fem
sui due lati della spira ortogonali all'armatura e ciascuna di valore
E*h, con h l’altezza della spira e campo E per quanto detto sopra di
valore diverso su lati opposti della spira, tendendo a fare circolare
una corrente di segno opposto a quella disegnata in azzurro.
A nulla servirebbe aumentare il numero delle spire, cambiare l'altezza
o la larghezza delle spire per tentare di accendere il diodo led,
visto che tutti questi tentativi accentuerebbero entrambi i fenomeni.
Certo che oltre a questi due fenomeni è presente un campo tra le due
armature che da solo può eccitare il led, come messo in evidenza da
Wladimiro, in
https://www.youtube.com/watch?v=EERSdFMcmNA&t=40s
ma questo non esclude i due fenomeni messi in evidenza
precedentemente, fenomeni che si annullano a vicenda, rendendo vano il
tentativo di misurare il campo magnetico tra le armature di un
condensatore, almeno con questo metodo.
P.S. Questo non cambia le mie convinzioni su cosa sia realmente la
corrente elettrica, fenomeno che spiego correttamente nel mio sito.
P.P.S.S. Sono graditi commenti
Michele Falzone
--
http://www.ilmioetere.altervista.org
Received on Sun Apr 07 2019 - 08:25:40 CEST