(wrong string) �, Newton & Einstein
"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:4vl95mF1bhn1pU2_at_mid.individual.net...
> Karlhammer ha scritto:
>> Secondo, ma perch� devi essere sempre cos� aggressivo?
> Il fatto e' che non lo sono sempre, come puoi facilmente verificare
> leggendo *tutti* i miei post (e non sono pochi...).
> Forse con un'indagine statistica potresti anche scoprire quando e' che
> mi viene di ribattere duramente (o polemicamente, come preferisco
> dire).
>
> Ma torniamo alla sostanza. Hai scritto:
>> Non credo. Significa semplicemente che nel sistema teorico (in cui
>> compaiono una serie di assiomi, tra cui il fatto che le leggi fisiche,
>> va b�, basta cos�...) da un punto di vista logico-formale puoi
>> derivare la massa relativistica come una formula sintatticamente
>> corretta (l'operazione con la quale si elimina � - forse?? -
>> semantica). O vuoi forse negarlo?
> Non posso negarlo perche' non ho capito niente, ancora una volta.
> (Te l'avevo gia' detto, no? Hai pensato che fosse un'esagerazione
> polemica? Invece e' proprio cosi'...)
>
> Come fai a scrivere una frase come
>> da un punto di vista logico-formale puoi derivare la massa
>> relativistica come una formula sintatticamente corretta
> ?
> La massa relativistica sarebbe una "formula"?
Non voglio polemizzare su questo punto, ma guardati la definizione di
formula in logica. Si chiama formula ben formata una stringa di simboli che
rappresenti un'espressione sintatticamente corretta. Siccome la massa
relativistica deriva dall'applicazione delle trasformazioni di Lorentz... �
ben formata.
> La massa relativistica sara' se mai un termine, del quale potrai dare
> una definizione, la quale potra' (essa si') essere sintatticamente
> corretta o no.
> Ma con questo che cosa hai concluso?
Che � sintatticamente corretta, ma che non sembra che lo sia semanticamente,
nel senso che la gran parte dei fisici non accettano l'idea di massa
dipendente dalla velocit�. Aggiungo che semanticamente � sinonimo di
interpretazione, ma ad uso e consumo degli altri lettori.
Io, con questo, non voglio fare rilievi alla relativit� einsteniana, che �
una delle teorie pi� eleganti e coerenti degli ultimi cento anni.
> Se leggessi le non poche cose che ho scritto in merito (non lo
> pretendo: e' solo per esemplificare) potresti verificare che non ho
> mai contestato la legittimita' della definizione: la mia critica sta
> su un altro piano, che con la logica formale non ha niente a che
> vedere.
Io, dei tuoi lavori, ho letto molto di pi� di quello che tu possa
immaginare. E per quel poco che pu� contare la mia opinione, i tuoi scritti
sono molto rigorosi.
>
> Inoltre a me non risulta che esista una formalizzazione della
> relativita' al livello che lasci intendere. Cosi' come non esiste
> praticamente per nessuna parte della fisica, credo.
> Ti avevo invitato a precisare questo punto, ma non l'hai fatto:
> secondo me perche' non puoi.
C'� un frainteindmento, vedi dopo.
>
> Ma insisto che il problema circa legittimita', utilita', validita'
> dell'*uso* della massa relativistica non ha niente a che vedere con la
> logica.
> Detto in pochissime parole:
> a) la m.r. e' inutile, perche' e' solo un altro nome per l'energia
> b) quasi sempre chi la usa commette errori, piu' o meno gravi
> c) l'attaccamento alla m.r. finisce per nascondere il *vero*
> significato della arcifamosa relazione di Einstein.
Su questo sono d'accordo, ma il problema � un altro. Quello che voglio
sottolineare � che una teoria come quella della relativit� mostra alcuni
punti critici, uno di questi � rappresentato dalla massa relativistica.
Veniamo agli arogmenti "tarskiani". Io posso escludere che la massa
relativistica abbia un qualche senso (semantica), ma la "sintassi" produce
tale formula (ribadisco l'uso del termine).
La valutazione complessiva della teoria non ne risente. Ma la relativit�
einstenitana, speciale e generale, come mi insegni, � corroborata (ti copio
il verbo letto in altro post) da una serie di prove sperimentali. Eppure, un
risultato sintatticamente corretto � stato messo sotto la lente di
ingrandimento (anche dallo stesso Einstein) perch� non coerente con l'idea
popperiana di "rispondenza all'esperienza, al buon senso, etc.".
Il senso del mio intervento non riguarda, in s�, la relativit�, ma la scarsa
consapevolezza che a volte sembra trasparire nel concetto di "verit�
scientifica", o pi� in generale, nelle logiche di ogni grado, di "verit�.
Con questo volevo sostenere che quanto discende dalle procedure
logico-matematiche deve essere preso "cum granus salis", soprattutto quando
si fa "scienza" teorica .
Ma torniamo alla massa relativistica. A dispetto della fisica, autori quali
Jammer hanno di recente scritto che "The fact that the Lorentz transormation
and relativistics mass equation mutually imply one another seems to indicate
that the relation between these two is more intimitate that commonly
thought" ( M. Jammer, Concepts of Mass in Contemporary Physics and
Philosophy (Princeton U.P., Princeton, N.J., 2000)..
Ecco, io rifletterei un po' sulla forza delle strutture formali del pensiero
.....
>
> --
> Elio Fabri
>
Received on Sat Dec 30 2006 - 20:55:01 CET
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