ivan ha scritto:
> Mi piace questa tua utile attivit� formativa, e questa tua propensione
> a considerare irrinuciabile il rigore, in ogni livello.
Guarda, il discorso del "rigore" sarebbe complesso.
In un certo senso io sono _contro_ il rigure, se con questo s'intende
un formalismo esasperato che fa perdere di vista la sostanza fisica.
Invece ritengo imprescindibile, a qualunque livello, che i
ragionamenti siano condotti senza pressappochismi che alterano il
medesimo senso fisico.
> Chi sei? Sei un fisico di quelli bravi? Ti occupi di didattica?
Un fisico di certo. Quanto al "bravo", bisognerebbe prima mettersi
d'accordo sulla definizione :-)
Ci sono diverse forme, gradi e livelli di bravura...
Si', mi occupo di didattica, e da molto tempo. Ci ho sempre dedicato un
bel po' di energie, anche a scapito del lavoro di ricerca.
Un po' perche' mi piace, e un po' perche' lo ritengo doveroso.
> Hai mai pensato di organizzare i concetti che esprimi qui, che so?, in
> un libro, in un corso per studenti pre-universitari, liceali?
Se per libro intendi un libro di testo per licei, la risposta e' no.
Motivi due: uno, che forse non mi sarebbe mai riuscito di finirlo. Due,
che anche se ci fossi riuscito, non avrei mai trovato un editore
disposto a stamparlo, perche' sarebbe stato troppo anticonformista...
Ho pero' svolto parecchie delle attivita' che dici, per studenti e per
insegnanti. E qualche cosa di scritto c'e'. Se guardi i post di questo
ng, anche abbastanza recenti, ne vedrai qualche segnalazione.
> Penso che sia nei licei che noi studenti riceviamo "l'imprinting", e
> se la fisica ci � venduta male, � grave.
> E' vero che il genio ne viene comunque fuori alla grande, ma i ragazzi
> comuni, che pure potrebbero fare " da grandi" onestamente il lavoro di
> fisici ( e innamorarsi anche, di questa attivit� )...
E' sicuramente vero quello che dici. Ma che vuoi farci, siete troppi...
Voglio dire che i bravi insegnanti sono necessariamente rari, come i
bravi architetti, i bravi avvocati, i bravi musicisti, ecc. ecc.
Per di piu' oggi il mestiere d'insegnante e' socialmente svalutato,
quindi quei fisici "onesti" che dici, a tutto pensano tranne che ad
andare a insegnare.
Motivo per cui bisogna essere grati a quelli che "resistono" a
lavorare seriamente nella scuola, in condizioni sfavorevoli da tutti i
punti di vista...
Ti voglio raccontare una cosa che ho letto poco tempo fa e mi ha
colpito.
Sul giornale che leggo c'erano delle interviste a dei ragazzi
immigrati di seconda generazione, nati in Italia o che comunque
avevano fatto la scuola in Italia.
A uno (cingalese) venne chiesto che esperienze aveva fatto con la
scuola e gli insegnanti. E lui rispose francamente: "Abbastanza buona.
Ma anche se avevo dei problemi coi professori, al massimo se ne
parlava in casa. Perche' i miei mi hanno insegnato che bisogna sempre
rispettare chi ti insegna qualcosa."
Domanda: che cosa insegnano i genitori italiani ai loro figli a questo
proposito?
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Elio Fabri
Received on Mon Jan 01 2007 - 21:19:44 CET