Re: amplificatori--

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Tue, 09 Jan 2007 06:48:58 -0800

Angelo wrote:

> Se ho capito, stai dicendo:
> 1) la variazione del guadagno con la frequenza non � sinonimo di non
> linearit�.

Esatto.

> 2) la non linearit� in senso pi� stretto e specifico � quella che si
> manifesta quando cambia la forma del segnale.

No, anche la distorsione in frequenza (distorsione lineare) cambia la
forma del segnale, ma *non* aggiunge armoniche.

> 3) ci sono molte cause per questa non linearit�. Il che vuol dire che ci
> sono molte funzioni del guadagno G(z), con z la grandezza in funzione della
> quale varia G.

Si`

> Domanda: � una causa frequente la funzione G(x), con x l'ampiezza
> "istantanea" del segnale? Mi spiego: ci� potrebbe avvenire perch� un
> amplificatore ha un guadagno variabile (non linearit�) con l'ampiezza del
> segnale? Per esempio, entra una sinusoide, ma l'amplificatore moltiplica per
> 10 solo la tensione x0. Ci� che � maggiore di x0 viene moltiplicato per pi�
> di 10, e tanto pi�, quanto pi� x � maggiore di x0. Stessa cosa, ma al
> contrario, per x<x0?

Un esempio di "buon" amplificatore con distorsione non lineare potrebbe
avere questa transcaratteristica (U=uscita, I=ingresso, A e B
coefficienti dell'amplificatore):

U=A*I-B*I^3

Ad esempio un amplificatore con guadagno di 100 volte dovrebbe avere
A=100 e B=0. Nella realta` B e` diverso da 0 (e tipicamente tende a
ridurre l'ampiezza dell'uscita).

Se al posto di I metti una sinusoide, vedi che nell'uscita compare un
termine a frequenza tripla (e l'ampiezza del termine a frequenza
fondamentale non viene moltiplicato per 100, ma per un fattore piu`
piccolo, ma questa e` una osservazione che in prima battuta puo` essere
fuorviante per la comprensione :)).

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Tue Jan 09 2007 - 15:48:58 CET

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