Enrico SMARGIASSI wrote:
> Una grossolana stima di I in un elettrodotto ad alta tensione la si puo'
> dare supponendo che trasporti una potenza di circa 1 GW (corrispondente
> ad una grossa centrale elettrica) a 230 kV: I=P/V=4.3 kA.
1 GW per un elettrodotto mi pare tanto, le tensioni possono essere piu`
elevate e infine, essendo trifase, la corrente e` minore. Tipicamente un
valore di 1kA e` piu` realistico
> Alla frequenza di rete (50 Hz) la lunghezza d'onda dell'onda e.m. emessa
> e' 6000 km >> 100 m. Percio' il campo magnetico lo si puo' calcolare
> separatamente dal campo elettrico, usando Biot-Savart per un filo molto
> lungo: |B| = u_0 I/2 pi r = 2 10^(-7) I/r = circa 10^(-5) T = 0.1 Gauss,
> ovvero una frazione del c.m. terrestre (0.4-0.5 gauss). Nel caso
> domestico, prendendo r=1m, abbiamo circa 0.01 Gauss.
In realta` la somma algebrica delle correnti che passano nei tre
conduttori della terna e` praticamente zero, e a distanza molto maggiore
della distanza fra i conduttori il campo e` molto piu` basso che nel
caso di conduttore unico.
> Il campo elettrico puo' essere grossolanamente stimato come E=cB
> (approssimando il campo con un'onda piana) = 300 V/m, un po' piu' alto
> del campo che normalmente esiste nell'atmosfera (mi pare 100 V/m, o
> sbaglio?).
Questo non mi pare si possa fare, hai appena detto che si possono (e
devono calcolare separatamente) e quindi non puoi usare la relazione di
impedenza dell'onda piana.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Wed Jan 10 2007 - 06:34:46 CET