Re: Paradosso dei Gemelli Cosmologico
Valter Moretti ha scritto:
... ... ...
Ti ringrazio molto per la spiegazione: adesso ho capito (almeno,
rappresentando lo spazio di quiete di B come una linea perpendicolare
alla sua linea di universo).
C'� una cosa che non mi torna (un dettaglio, comunque): se,
nell'esempio che hai fatto, A � il gemello "fermo" e B quello in moto,
dovrebbe essere T_A = T_B /sqrt(1-v^2/c^2) e non T_B = T_A
/sqrt(1-v^2/c^2) come tu hai scritto, o mi sbaglio?
A questo punto vorrei chiederti se � possibile definire sia per A che
per B una coordinata temporale globale utilizzando una procedura di
sincronizzazione diversa da quella einsteniana.
A livello puramente intuitivo (e quindi senza nessuna giustificazione o
verifica) mi verrebbe da definire l' intervallo di tempo del gemello in
moto B, cos� come � visto da A, uguale al numero di impulsi inviati
da B (ogni secondo del suo orologio) e ricevuti da A, e quindi sarebbe
variabile a seconda della velocit� rerlativa di B rispetto ad A.
Mi verrebbe da dire cos� perch�, se B facesse una videoripresa della
sua vita all'interno dell'astronave e la inviasse ad A, questi vedrebbe
il filmino "accelerato" quando B si muove verso A e rallentato in caso
opposto.
Poich� il numero totale di fotogrammi che B invia ad A (e viceversa)
si deve conservare, non ci potr� mai essere ambiguit� nella
valutazione degli intervalli di tempo.
Quanto sopra ha qualche significato?
Received on Wed Dec 27 2006 - 19:03:47 CET
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