Re: Relatività del Tempo in RR

From: argo <brandobellazzini_at_supereva.it>
Date: 20 Dec 2006 03:35:56 -0800

cometa luminosa ha scritto:

> Conosco le trasformazioni di Lorentz ed il fatto che l'orologio di un
> osservatore in moto appare muoversi pi� lentamente rispetto a quello
> dell'osservatore fermo.
>
> Quello che non capisco �:
> supponiamo che l'osservatore in moto, che chiamer� B, si stia muovendo
> a velocit� V verso l'oss. fermo, (A) e stia inviando con un laser
> verso quest'ultimo impulsi di luce ogni volta che l'orologio di B batte
> un secondo.
>
> Poich� la frequenza v degli impulsi luminosi (cio� il numero di
> impulsi per unit� di tempo) vista da A � aumentata, rispetto al caso
> di B fermo, secondo la formula:
> v' = v*SQRT[(c+V)/(c-V)] dove v � la frequenza nel caso di B fermo,
> allora A dovrebbe vedere l'orologio di B muoversi pi� rapidamente del
> proprio, non pi� lentamente.

Ciao,
in un dato intervallo di tempo T' misurato da A gli arrivano un certo
numero N di impulsi. Se la frequenza v'=N/T' e' maggiore della
frequenza v=N/T misurata da B si ha dunque che T'<T. Dunque la stessa
successione di eventi visti da A hanno preso un tempo T' piu' piccolo
del tempo T visto da B. Certo il risultato che scrivi v' v*SQRT[(c+V)/(c-V)] andrebbe motivato ma non e' difficile farlo
(usando per essere sbrigativi le trasformazioni di Lorentz per il
quadrivettore (frequenza,impulso) del fotone) e lo do per buono.
Spero di averti risposto e soprattutto di non essermi sbagliato perche'
trovo sempre molto intricati questi punti, e non vorrei peggiorare la
situazione.
Saluti.
Received on Wed Dec 20 2006 - 12:35:56 CET

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