Re: 2012 collisione tra buchi neri?

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 22 Nov 2006 00:47:08 GMT

Il 21 Nov 2006, 14:39, marra_at_mar.ra (MarRraS) ha scritto:
> Il 21 Nov 2006, 03:14, gianmarco100_at_inwind.it (Tetis) ha scritto:

> Ok, per elettroni relativistici e presenza di campi magnetici ci pu�
stare,
> anche perch� la potenza emessa da elettroni per bremsstrahlung �
> proporzionale all'energia posseduta, mentre le perdite di sincrotrone
> dipendono dal suo quadrato.
> Ma la radiazione di sincrotrone (emessa forse in prossimit� dei jet)
> dovrebbe essere nel radio.

Nel 2001 Markoff ha proposto un modello secondo cui la coda delle
emissioni radio si estende fino agli X soft.
http://www.journals.uchicago.edu/cgi-bin/resolve?id=doi:10.1086/497628
L'articolo che dicevo riferiva di indicazioni sperimentali a supporto di
questa tesi, mentre altri hanno sostenuto che questo genere di code
sarebbe al di sotto della sensibilit� di Chandra. Purtroppo non ritrovo
l'articolo di Repubblica, al momento.

> Lo spettro osservato � invece nella banda X e penso che sia dovuto a
> comptonizzazione termica in prossimit� dei dischi di accrescimento.

Questo � infatti il meccanismo principale, se intendi con comptonizzazione
effetto Compton inverso, ovvero elettroni altamente energetici che aumentano
la frequenza di fotoni di bassa frequenza fino agli X.

> Naturalmente i processi compton modificano l'energia dei fotoni, ma non li
> producono, quindi forse i fotoni iniziali, prima di essere comptonizzati,
> sono proprio quelli emessi da radiazione di sincrotrone. O forse ci sono
> altri processi?

La struttura multiscaling dei fenomeni turbolenti rende possibile che
coesistano intensit� radio con intensit� X e tutti i range di frequenze
secondo una gerarchia di scale. Sono fenomeni che si ritrovano
pari pari nella descrizione di molti fenomeni atmosferici. Ad esempio
nella K41 di Kolmogorov legge di scala che ha anche la grazia di
portare un nome che sembra quello di una sinfonia, in accordo alla
"sinfonicit�" dei fenomeni che descrive.

> Cmq in media il guadagno di energia di un fotone a seguito di urto compton

> proporzionale al quadrato dell'energia dell'elettrone, dunque per passare
> dal radio all'X dovrebbero urtare elettroni di energia di qualcosa come
100
> Gev...ci pu� stare?

Anche qualcosa di pi�. Fino al Tev.

> Mi potresti dare il link dell'articolo?

Lo cercher� ancora.

>
> > Quale sarebbe il meccanismo?
> > In parole semplici: c'� un jet con distribuzione di carica e
> > velocit�, la corrente longitudinale si comporta come
> > sorgente di campo magnetico tangenziale agli anelli
> > che circondano il jet, ed attenua in questo modo la repulsione
> > coulombiana (questo lo puoi pensare anche come un puro effetto
> > relativistico) inoltre c'� una componente di campo magnetico
> > longitudinale, generato da cariche che ruotano secono gli anelli
> > che circondano il jet. il plasma viene
> > quindi "strizzato" da questo campo magnetico, la componente
> > del momento angolare lungo l'asse del jet esalta allora la
> > velocit� angolare delle particelle sospinte verso il centro, questo
> > meccanismo stabilizza dunque la
> > rotazione delle particelle pi� esterne del jet in modo che la
> > somma fra la repulsione coulombiana e la forza di Lorentz veda
> > vincente la forza di Lorentz, ed insieme alla forza di Lorentz la
> > luce di sincrotrone. Sarebbe bello sapere come si distribuiscono
> > le cariche e le velocit� longitudinali, c'� separazione di carica
> > probabilmente. E che ruolo giocano le particelle catturate strada
> > facendo, ce ne sono perch� si trovano contributi a "bassa" frequenza
> > associate ad elettroni ben distinti da quelli degli elettroni
> relativistici.
>
>
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> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Wed Nov 22 2006 - 01:47:08 CET

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