Re: differenza di pressione

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: 23 Nov 2006 14:12:48 -0800

matteo_de_poli_at_libero.it ha scritto:

> Patrizio ha scritto:
>
> > Se ci fai caso, anche se all'inteno del microscopio
> > la p fosse zero, la diff. di p con l'esterno sarebbe di
> > (solo) 1 atm (!).
> >
> > > e l'atmosfera debbano essere pi� spessi di quelli, ipotizziamo, di un
> > > sottomarino che raggiunge profondit� di 10000 metri (e quindi
> > > pressioni minori, diciamo 10^4 atmosfere).
> >
> > Minori?? Scusa, ma non e' che hai delle difficolta' con le potenze,
> > o addirittura i segni? 10^4/10^(-6) = 10^(4-(-6)) = 10^10.
>
> 1) Non ho problemi di sorta con le potenze, ma so di avere unsenso
> fisico piuttosto limitato - tant'� vero che studio chimica! :-).

E io sono un chimico :-), non un fisico.
Ma quando dici che 10^4 atm sono *minori* di quelle
all'interno del microscopio (10^(-6) atm), permetti che
qualche dubbio mi venga? A meno di non aver frainteso,
ma non mi sembra.

> Quello che voglio capire �: � la differenza di pressione che va
> valutata in questo tipo di problema o il rapporto tra le pressioni
> interna ed esterna? Io pensavo alla seconda ipotesi, forse � qui che
> sta il mio errore.

Considera che se fai un rapporto tra pressioni ottieni un
numero adimensionale... il vetro si rompe se e' sollecitato
da una *pressione* sufficiente.

> In tal caso come mai non se ne deve fare il rapporto (cosa che io ho
> fatto nel post precedente...), ma la differenza, trattando questa
> quantit� in modo vettoriale?

Vedi sopra.

[snip]

> > > C'� qualcuno in grado di rispondermi? (anche se magari la risposta �
> > > triviale...)
> >
> > ''triviale'' puo' far pensare ad altro (per es. scurrile):
> > molto meglio dire ''banale''; e' la solita importazione,
> > gratuita e inconsapevole, di termini anglosassoni,
> > classici ''false friends'' come ''relevant'' che non vuol
> > dire rilevante (salvo rare eccezioni), ma ''relativo (a)''.
> > Quello che preoccupa e' che i traduttori (in genere,
> > non tutti), non solo non se ne avvedono, ma
> > pigramente traducono in maniera ''maccheronica'',
> > e cosi' facendo producono generalmente uno schifo!
>
> 2) Anch'io non sopporto le fastidiose intrusioni nel nostro
> bell'italiano di termini anglofoni o grossolanamente tradotti
> dall'inglese, come ad esempio "evidence", il cui significato � "prova,
> dimostrazione", ma che da noi non si sa come � diventata "evidenza".

OK, ma non fai che confermare quanto dicevo a proposito
dell'importazione di significato. Poi, sul 'non si sa come',
e' presto detto: la pigrizia mentale (se non l'ignoranza) di
(alcuni) traduttori, divulgatori etc.

> Altro � il discorso che hai fatto tu: nel linguaggio scientifico
> italiano, la parola "triviale" significa "banale, semplice, ovvio" e
> non ha alcuna accezione volgare.

Guarda, prova a cercare quel termine su dizionario di
20-30 anni fa, magari piu' d'uno, per maggior sicurezza.

> Ricordo che l'etimologia del termine
> � di origine tardolatina, del periodo scolastico medievale; inoltre,
> questa � una parola tutta italiana, che ha anche il significato che le
> hai dato tu, ma certamente non in questo contesto.

> Riciao e grazie della risposta. Matteo.

Ciao di nuovo,
Patrizio
Received on Thu Nov 23 2006 - 23:12:48 CET

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