[it.scienza.fisica 30 Apr 2019] Luciano Buggio ha scritto:
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> Scrive Silvio Bergia in "La relatività ristretta", nota storica, I Argomenti di
> scienze, collana monografica diretta da Giulio Contini, Loescher editore - non trovo data.:
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> Ancora nel 1905 Einstein, basandosi sui risultati già conseguiti, perveniva, in
> un secondo scritto, alla conclusione che "se un corpo cede (*cede* in corsivo, n.d.r.)
> l'energia E sotto forma di radiazione (*sotto forma di radiazione* in corsivo, n.d.r.)
> la sua massa diminuisce di E/c^2: i corsivi (nostri) vogliono sottolineare che l'enunciato
> non aveva ancora la generalità espressa nel...(segue indicazione del paragrafo..)
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Sono informazioni storiche corrette.
Il primo scritto di A.Einstein e' il celebre articolo Ann.Phys. 17, 891 (1905)
"Zur Elektrodynamik bewegter Koerper"
(Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento)
Il secondo scritto e' l'articolo Ann.Phys. 18, 639 (1905)
"Ist die Traegheit eines Koerpers von seinem Energieinhalt abhaengig?"
(La massa di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?)
Einstein mostra che, secondo la relativita', se un corpo emette energia E
sotto forma di radiazione la massa del corpo deve ridursi di E/c^2.
Il titolo suggerisce gia' l'idea che ad ogni energia E sia associata la massa
m = E/c^2, ma la forma interrogativa sottointende che parlare di equivalenza
massa-energia fosse allora prematuro,
> Mi e vi domando: con la successiva generalizzazione, quanto da Bergis
> riferito resta ancora vero, come caso particolare, o no?
> Cioè, quella cosa che Einstein scrisse nel1905 era una stupidaggine di cui
> poi si è pentito?
Permettimi di modificare la tua domanda in un quesito storico piu' interessante:
quando e' apparsa esplicitamente sulla scena la mitica formula E = mc^2 ?
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Tue Apr 30 2019 - 17:32:25 CEST