Luca ha scritto:
> On 27 Nov 2006 02:44:55 -0800, "marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net>
> wrote:
>
>
> >allacciata".... :)) Cosi' perche' il fotone dovrebbe <<aver memoria>>
> >dello stato di moto precedente?
>
> Forse perch� deve conservare la quantit� di moto del sistema?...
e dici bene... ma perche' non lo continui il ragionamento?
VOGLIO PORMI DELLE DOMANDE: porre prima a me e poi a te e poi a
tutti... a chi lo sa ed ha voglia di rispondere. :))
Qual e' il sistema? Da chi e' composto? Quando inizia il fenomeno?
Supponiamo che il fenomeno avvenga nel momento dell'emissione e finisca
al momento dell'assorbimento del fotone (anche se qui vi sarebbero
degli ulteriori aspetti da chiarire, ma sorvoliamo... non sono
determinanti adesso).
>>>>Premessa>>>>
Sai bene che per parlare di <<quantita' di moto>> bisogna operare "Una
misura" che coinvolga una estensione temporale. Cioe', non e' possibile
stabilire la velocita' [quantita' di moto] di un corpo riferendosi ad
un istante di tempo. In linea teorica esiste la "quantit� di moto" del
corpo X al tempo t0, ma solo nella accezione classica e come limite,
praticamente nessuno l'ha mai vista esattamente, puo' essere solo
"supposta" essere quella a meno di errori.
Se devi conservare la "quantit� di moto" prima definisci il sistema.
Io proporrei il sistema costituito dalla sola carica sorgente "C_S";
Tu proponi altro? (forse sarebbe piu' figo considerare il sistema
composto da carica_sorgente+fotone+carica_destinazione... molto piu'
chic) ma non si puo' fare... perche' dato che
--> io preferirei iniziare a contare il tempo a partire dal t0 di
emissione,
--> ed ovviamente siccome il sistema viene definito a un t_def < t0 e'
palese che esso non possa contenere il fotone "che ancora non c'e'"...
:)), e tantomeno la destinazione...
per misurare la vel (qdm) a t0 devi fare cosi':
lim {h->0} ( posizione(C_S)[t0+h/2] - posizione(C_S)[t0-h/2] ) / h
oppure moltiplicare per la massa:
lim {h->0} ( MASSA*posizione(C_S)[t0+h/2] -
MASSA*posizione(C_S)[t0-h/2] ) / h
gia'. Cosi' facendo daresti al fotone il giusto impulso.... siccome si
deve conservare la qdm allora .....
Ma questa e' un'inferenza, sei tu che stai portando la conoscenza li'
dove dovrebbe essere.
Ma a voler "misurare direttamente" la velocita' [bada bene, non
l'impulso] d'un fotone, cioe' saperlo direttamente senza l'ausilio di
procedure intermedie di analisi e/o trasmissione/traduzione che posso
fare?
Dove sta il fotone?
E chiediamocelo dove sta, sia durante l'ipotetico "tempo di volo", ma
anche prima e dopo... :))
Received on Wed Nov 29 2006 - 11:19:08 CET
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