>Su questo mi sento ignorante. Che tipo di rivelatori
>si potrebbero usare per vedere neutroni in queste
>condizioni di forte perturbazione elettromagnetica?
Di per s� la perturbazione elettromagnetica e i neutroni c'entrano ben
poco gli uni con gli altri.
la rivelazione di radiazioni ionizzanti, neutroni o fotoni che siano,
pu� essere effettuata con strumenti attivi (ovvero dotati di qualche
ciruito elettronico di rivelazione) o strumenti passivi.
Tra i secondi ricadono ad esempio i dosimetri TLD (dosimetri
termoluminescenti) e misurano solo dosi integrate sul tempo.
Ovviamente devono misurare una dose superiore al loro limite di
rivelazione che sar� di qualche microSv. A me risulta difficile,
intuitivamente parlando, considerare significative reazioni di fusione
che abbiano associate radiazioni inferiori a questo limite. Intendo
dire: mi sembra strano che se avvengono reazioni di fusione ci siano
in gioco dosi inferiori al limite di rivelazione.
La dosimetria dei neutroni � molto pi� complessa di quella dei fotoni,
ma siccome i neutroni sono sempre accompagnati da fotoni e siccome qua
ci interessa solo capire se ci sono radiazioni ionizzanti (sintomo di
qualche evento nucleare), direi che un comune rivelatore TLD ci
darebbe qualche informazione rilevante.
Esistono anche TLD studiati per la dosimetria dei neutroni, ma � tutto
molto pi� complesso.
--
Rob
"Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perch� una mattina, senza che avesse fatto nulla, venne arrestato."
Received on Sun Nov 05 2006 - 19:36:55 CET