Re: Collasso della funzione d'onda

From: Fatal_Error <fatal_error_at_nospam.it>
Date: Fri, 11 May 2012 00:04:03 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:a12il6F6s3U1_at_mid.individual.net...
> marcofuics ha scritto:

>> Voglio significare... rimanendo a parlare in maniera "abbastanza
>> grossolana", mi chiedo, ma come fa un elettrone a sapere che sta
>> interagendo con uno strumento di misura e quindi "COLLASSARE"
>> piuttosto che interagire con un sistema fisico con cui si rende
>> partecipe di una dinamica fenomenologica e quindi si rende esente da
>> tale collasso?
> La differenza � esattamente la stessa che c'� fra sistemi soggetti
> alle leggi della termodinamica e sistemi per cui vale la meccanica
> deterministica.
Non potrei essere piu' d'accordo... Il "collasso" corrisponde *sempre* ad un
variazione di entropia, ovvero in ultimo ad un'espansione dell'energia da un
volume spaziale ad uno maggiore. L'entropia in MQ si puo' definire in modo
assoluto, se ad esempio abbiamo due sistemi entangled, abbiamo inizialmente
un sistema puro con entropia esattamente *zero*, quando uno dei due sistemi
interagisce e diciamo che il sistema "collassa", abbiamo due sistemi con
entropia k ln 2, la massima per un sistema a due stati, quindi il "collasso"
corrisponde ad una variazione *irreversibile* di entropia. Piu'
intuitivamente, pensiamo ad un fotone che interagisce con un rivelatore in
equilibrio termodinamico (dS), il risultato finale sara' un aumento di
temperatura del rivelatore (dS) che a sua volta irraggera' nello spazio
(dS). Da notare che l'operatore di evoluzione temporale NON cambia
l'entropia del sistema, solo la dS produce il collasso irreversibile, ovvero
l'evoluzione intrinseca del sistema!

> Il tuo elettrone non ha bisogno di sapere niente, ma se lo facciamo
> interagire per es. con un contatore, esso diventa parte di un sistema
> macroscopico, inizialmente in uno stato metastabile, che viene
> precipitato in modo irreversibile in uno o in un altro dei suoi stati
> stabili.
Quoto... Un esempio divulgativo banalissimo potremmo farlo con una bomba!
Gli atomi di una bomba inesplosa (in equilibrio termodinamico) possiamo
pensarli in una "sovrapposizione di stati", non abbiamo dS e non accadono
"eventi" dentro quella bomba, la bomba non "invecchia", il sistema e'
reversibile e l'energia rimane "confinata" in quel volume spaziale, ma non
in modo statico, in un gioco dinamico, un equilibrio dinamico di enorme
complessita' per il quale potremmo scrivere (in teoria) un operatore di
evoluzione temporale riferendoci ad un orologio o ad una dS esterna. Ma
quando la facciamo detonare, abbiamo la massima dS ed una rapida espansione
di materia/energia! Questo e' il "collasso" della bomba e solo qui entriamo
nell'irreversibilita', nella dS, nel vero "tempo" intrinseco.

>> C'e' dunque una sorta di <<flusso di informazione>> attraverso un
>> complessissimo grafo di elementi naturali che fanno da mediatori fino
>> a noi, e che magari anche noi siamo deimediatori verso un ulteriore
>> "osservatore". Chi e' Osservatore di cosa?
> No, niente del genere, a mio parere.
Beh, se riduciamo ai minimi termini, l'entropia di un segnale corrisponde
all'entropia quantistica di cui ho parlato, ovvero troviamo una connessione
fra l'entropia definita nella teoria dell'informazione e l'entropia
termodinamica, ma l'osservatore non c'entra nulla.

> Non ho mai digerito le posizioni alla Wigner, che implicano una
> regressio ad infinitum verso il "vero" osservatore cosciente.
Manco io... IMHO l'osservatore non ha niente di speciale rispetto ad un
qualsiasi altro corpo macroscopico, almeno a questi livelli.

> Sicuramente conosci la battuta di Bell: un osservatore deve possedere
> un PhD in fisica teorica? :-)
E, aggiungo, non essere distratto o ibernato...
:-)
Received on Fri May 11 2012 - 00:04:03 CEST

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