Re: legame chimico nella molecola di positronio (Ps2)

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 25 Oct 2006 18:10:06 GMT

Il 25 Ott 2006, 13:18, Dario <mafiguratisetipassolamail_at_mail.com> ha
scritto:
> Elio Fabri wrote:
>
> > Quanto agli spin invece, credo che entrino solo per il fatto di
> > condizionare il valore (la parita' dei mom. angolari relativi delle due
> > particelle identiche.
>
> o se preferisci, per vincolare la simmetria spaziale totale della
> "molecola" di Ps2
>
>
> > Mi aspetterei che lo stato fondamentale sia un TT, causa la repulsione
> > elettrostatica in ciascuna coppia, ma di piu' non so dire senza fare
> > qualche conto.
>
> Perche' parti accoppiando prima e-e e p-p ? Penso sia piu' immediato,
> come suggerisce anche il nome Ps2, vederlo come una coppia di e-p,
> entrambi in stato di singoletto. Ps2 e' in uno stato SS.

Correggetemi se sbaglio, ma io avrei pensato che per lo stato fondamentale
perde proprio di significato la distinzione fra le due coppie iniziali.
Il punto � se lo stato fondamentale � accessibile concretamente dopo
una collisione fra due ortopositroni oppure no. Dopo la collisione quello
che si pu� verificare � un ampio spettro di evenienze, ma prendiamo
in considerazione due scenari limite:

Gli atomi escono
con diversi parametri di scattering, magari in configurazioni eccitate, ma
lungo le linee di eccitazione ottica di due ortopositroni.
quindi se eccitati rilassano e tornano ad essere ortopositroni come
prima, solo con meno energia cinetica e li troveremo ancora nella
riga dell'ortopositronio.

Oppure perdono energia emettendo luce e vanno a formare uno stato legato:
questo stato legato, se molto energetico, potr� essere pensato in prima
approssimazione come uno stato di Rydberg fra due para-positroni (tripletto)
in configurazioni antiparallela. Il tempo di annichilazione caratteristico
sar�
quello del para-positronio ed queste coppie non le troviamo pi� nel canale
di decadimento dell'ortopositronio.

Chiediamoci ora se un eventuale stato di Rydberg pu� essere stabile.
Il tempo di decadimento del parapositronio va confrontato con quello
del rilassamento degli stati eccitati verso stati fondamentali. Supponiamo
di
calcolare il tempo di decadimento di questi stati uno per uno e di scoprire
che
� molto pi� piccolo del tempo di annichilazione del parapositronio. La prima
domanda che sorge � quale argomento ci autorizza a concludere che il tempo
di decadimento dello stato di Rydberg ottenuto � riconducibile alla
sovrapposizione lineare delle ampiezze di decadimento delle sue
componenti? Io ritengo che la stabilit� di questo stato di Rydberg
non sia semplicemente correlata con la stabilit� degli stati che la
esprimono come combinazione lineare perch� non � ammissibile
trascurare le correlazioni fra i diversi livelli indotti dal
campo elettromagnetico.

Ad ogni modo, supponiamo che questo effetto non sia particolarmente
stabilizzante e che effettivamente lo stato legato, una volta formato, sia
destinato ad evolversi rapidamente verso lo stato fondamentale di cui
fa menzione Dario. Rimane da chiedersi se questo stato, una volta
formato � pi� stabile o meno stabile del parapositronio.

Esiste poi un altro scenario: oltre che emettere un fotone questi stati
legati possono emettere un positrone formando uno ione Ps-. Come
lo chiamiamo questo? Ps- come propongo o Ps2-? Ovviamente si
potrebbe formare anche Ps+, ma questo sarebbe destinato a durare
pochissimo, ritengo, vista la presenza di elettroni pronti, tutto intorno, a
ricombinare.



> > La differenza essenziale con le molecole e' l'invalidita' in questo
> > caso dell'appross. di Born-Oppenheimer, che tratta i nuclei come fermi
> > (o comunque non quantistici) e risolve (bene o male) solo l'eq. di
> > Schr. per gli elettroni.
> > Qua non ci sono oggetti di massa dominante, che possano essere trattati
> > come fermi...
>
> Si' questo e' vero, ma uno non e' obbligato comunque a fare
> l'approssimazione di BO, neanche per le molecole "vere" (che poi sia
> difficile in pratica e' un altro paio di maniche :) ).

Questo lo avevo scritto nella lunga, (forse troppo) risposta di qualche
giorno fa. C'� da dire che non � comunque possibile, secondo me,
escludere dalla schematizzazione
pratica dell'esperimento i nuclei. Per questi vale ancora l'approssimazione
di Born-Oppenheimer ed ha certamente qualche utilit� in quanto una
eventuale coppia di positroni che si aggiungesse agli orbitali esterni
di un nucleo di Silicio andrebbe trattata in qualche modo e probabilmente
richieder� una combinazione di tecniche semiclassiche e full-quantum.

> In generale la "nomenclatura" per i composti contenenti positroni e' un
> po' sballata: ad esempio il PsH, l'idruro di positronio, ha una formula
> "molecolare", ma in realta' e' da vedere piu' come uno ione H- con un e+
> che gli orbita intorno, legato all'elettrone piu' esterno dello ione
idruro.
>
> ciao Dario
>
> P.S.: su Ps2 e PsH ci ho fatto dei calcoli, per calcolare l'energia
> dello stato fondamentale
>

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Wed Oct 25 2006 - 20:10:06 CEST

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