Il 11 Ott 2006, 17:15, "marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> ha scritto:
>
> richi l'italiano ha scritto:
>
> > Prendo un mattone o una barra di un metallo qualsiasi. Lo taglio o lo
rompo
> > di netto un pezzo. Se ricongiungo le parti ormai divise, questi non si
> > riattaccano pi� a meno che io non usi (a seconda dei materiali) colle o
> > saldature. Perch� il materiale in questione si comporta cos�? Perch� non
si
> > riattacca naturalmente? Perch� gli atomi che prima erano legati non si
> > rilegano pi� una volta rimessi assieme?
> > Grazie in anticipo a chi vorr� darmi una semplice risposta e buona
serata a
> > tutto il NG.
> >
> >
> > richi l'italiano
>
> :)
> domanda semplice semplice nemmeno per sogno.......
Infatti.....
> allora dimmi, a che metallo ti riferisci?
> Prova a prendere il mercurio......
Immagino solido.
> e poi prova con 2 lastre di vetro bel levigate, levigatissime. Mettile
> in contatto, magari sotto pressione ed aspetta.
Qui ho qualche dubbio: si puo' escludere che non ci sia in mezzo
uno strato d'aria, O2, CO2?
> Non c'e' mica bisogno della colla..... il fatto e' che tu quando rompi
> lo fai con troppa energia...
Direi che questo non c'entra; anche se la rottura e' ottenuta
con la minima forza, i problemi di ricombaciamento ce li hai
lo stesso.
> In sostanza i materiali a cui accenni hanno una struttura reticolare
> (in genere) dove le molecole coesistono in una sorta di armonia
> attrattivo-repulsiva che rende tutto il sistema stabile (entro certi
> limiti).
> Il carico di rottura d'un materiale sta a significare proprio che
> l'equilibrio strutturale, che sottende alla resistenza del materiale
> stesso, non e' eterno. Esso si basa su questo gioco tra le molecole
> (per un metallo non direi proprio molecole, ma per un mattone direi di
> si perche' e' pur sempre un silicato).
Ma gli atomi sono tutti legati con leg. chimici forti in 3D,
ossia, non ci sono molecole discrete, che si attraggano
con forze minori di quelle proprie dei leg. chimici.
> Ogni molecola si lega alle altre
Se ci sono :)) , sul mattone no (!).
> che le stanno intorno + o - come lo fanno le calamite, e rimane li'
> legata oscillando intorno alla sua posizione di equilibrio. Tutte fanno
> cosi', e l'equilibrio che si crea dipende proprio da quanto queste
> molecole sono incastrate bene l'una con l'altra. Un mattone e' piu'
> resistente d'un bicchiere, ma meno del granito.
Si', ma andrebbe esplicitato ''resistente''.
> Ebbene, quando tu vai a "rompere", raggiungi il carico di rottura, non
> fai altro che superare la soglia entro la quale le molecole riescono a
> rimenere in equilibrio.
Va be', ma vogliamo capire che nel mattone (per dire)
tali molecole non ci sono?
> Si, perche' tutti i materiali sono un po'
> elastici, anche se sembrano rigidi, essi reagiscono alle deformazioni
> esterne (sostanzialmente alla forza che viene applicata dall'esterno su
> di essi) redistribuendo questa energia tra tutto il reticolo, fin
> quando il materiale resiste, le molecole continuano a mantenere la
Guarda marcofuics, continui a parlare di molecole (che nel tuo
es. del mattone non ci sono), ma il discorso che fai, opportunam.
modificato, vale sia per solidi (essenzialmente ionici), che per
quelli covalenti in 3D, tipo diamante, quarzo, allumina (corindone),
e tanti altri.
> reciproca armonizzazione aumentando la loro "dinamicita'", cioe'
> iniziano a muoversi sempre piu' violentemente! Arrivato ad una certa
> energia, vedi che alcune molecole escono da quella situazione
> d'equilibrio e si trascinano giu' anche le loro vicine.... hai fatto il
> crack!
E dai con le molecole :) , vedi sopra.
[snip, sul resto vedi la sapiente spiegazione di Soviet_Mario]
Ciao
Patrizio
P.S. - ma far di tutt'un'erba un fascio, mi riferisco al non
considerare la struttura (in questo caso dei solidi) e' un
difetto ristretto di qualche fisico, o e' tendenzialmente
piu' diffuso (tra i fisici) ?
Non credo, ma vorrei qualche delucidazione in proposito.
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Received on Fri Oct 20 2006 - 16:48:41 CEST