Re: elettrostatica..."decalogo"

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 11 Oct 2006 20:54:11 +0200

Diego S. ha scritto:
> Cosa accadrebbe? Penso che la carica esploratrice del campo
> altererebbe il campo stesso. E lo farebbe tanto meno quanto pi� �
> piccola. DI qui, forse, il limite per q che tende a zero?
Piu' esattamente, la carica esploratrice alterebbe la distribuzione di
carche sui conduttori e polarizzarebbe i dielettrici. Di conseguenza
altererebbe il campo, come dici.

> Forse... Penso che la traiettoria debba essere lungo la tangente al
> punto della linea e non lungo la linea. Ma lungo questa traiettoria si
> incontrano altre linee e, per ciascuna, bisogna individuare la
> tangente in un certo punto. Credo sia corretto. Ma, allora, alla fine:
> come si predice la traiettoria avendo sotto gli occhi solo le linee di
> forza?
Ehm ehm...
Ti ricordi di avere studiato una volta le leggi di Newton? :)
Ecco: si applica F=ma (in forma vettoriale), che non e' detto sia cosa
semplicissima: dipende dall'esatta forma del campo.
In fondo il problema e' lo stesso del moto in campo gravitazionale:
sebbene le linee di forza del campo del Sole siano radiali, i pianeti
fanno le loro brave ellissi...

Se una linea di forza e' curva, si dimostra facilmente per assurdo che
*non puo' essere* una traiettoria.
Infatti su questa ipotetica traiettoria la forza e' sempre tangente,
mentre per avere traiettoria curva e' necessaria una componente di
forza normale (centripeta).

> Mi faresti un esempio di un caso in cui tra due punti c'� ddp, ma non
> linee di forza?
Scusa ma questo e' banale...
Sia A una certa sup. equipotenziale, A' un'altra.
Sia P un punto di A, e P' il punto di A' su cui termina la linea di
forza che parte da P (se esiste, altrimenti la dim. e' finita).
Sia Q' un punto di A' distinto da P'.
Allora non c'e' nessuna linea di forza tra P e Q', dal momento che
l'unica linea di forza che parte da P arriva in P', che e' distinto da
Q'.

> Vengo al mio dubbio: quale traiettoria seguira la particella carica?
> Tender� a portarsi in zone a potenziale pi� basso (se positiva), ma
> tender� al punto a minor potenziale in assoluto? Si fermer� quando e
> dove? Insomma: hai capito il mio problema. Ossia la comprensione di
> come le informazione relative al campo elettrico ed alle linee
> isopotenziali, possano consentirmi di predire la traiettoria della
> particella...
Ti ho gia' dato la risposta, per quello che si puo' dire in generale.
Aggiungo che se assegni solo il punto di partenza della particella,
non basta per predire il moto: devi anche dare la velocita' iniziale.
Prob. tu davi per scontato che parta con velocita' nulla, ma questo e'
solo un caso particolare...

In un campo anche non troppo complesso, per es. quello prodotto da due
cariche puntiformi dello stesso segno, le traiettorie possono essere
estremamente complicate...

> Aspetta... Io per forze nucleari intendevo le forze elettrostatiche
> che i nucleio esercitano sugli elettroni. Chiedo scusa per il
> linguiaggio improprio.
Chiarito il punto.

> Nel caso che mi hai prospettato te tutti e due i corpi sono carichi,
> anche se il seocndo lo � solo per asimmetria di carcihe (vedi
> induzione)
Va bene, se e' questo che intendi.
Ma allora come puoi avere un corpo (conduttore) non carico se lo metti
in un campo elettrico?

> Vediamo se ho capito: il corpo carico a potenziale Z, posto
> all'interno di un altro corpo carico a potenziale V, ha un potenziale
> che non � indipendente da V.
Appunto. La carica che il corpo possiede e' una proprieta' intrinseca,
il potenziale no: dipende per cosi' dire dall'ambiente in cui si
trova.
                                     

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Oct 11 2006 - 20:54:11 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:28 CEST