Ciao
Patrizio ha scritto:
> Beh, se la goccia,
ahhh... se la goggia
> che un attimo prima era almeno in quasi-equilibrio
> (v. evap ca. = v. cond. e T quasi costante) viene 'catapultata' nel
> vuoto,
> io direi che si potrebbe vederla 'esplodere' o giu' di li',
xche'?
Facciamo 2 conti; magari hai ragione tu, magari ho ragione io... :)
> per cui la forma da assegnargli sarebbe gia' un problema di non poco conto.
>
> Se poi facciamo l'ipotesi non fisica che essa non evapori, ci sara'
> comunque la tensione superficiale: se la goccia non e' suff. grande,
> la deviazione dalla sfericita' potrebbe essere non rivelabile.
> Per cui, l'effetto marea di cui parli sopra verrebbe, in ordine di
> importanza, non so quanto piu' declassato, per cosi' dire.
ehhhhh, quante ne metti di condizioni..... il quesito e' semplice,
guarda:
"SE LA GOCCIA CADE" significa esattamente (senza andare oltre a quello
che e' scritto) che <<la goccia esiste come GOCCIA>> (quindi ne'
esplode ne' altro, e cio' per un motivo che potrebbe anche esserti
ignoto) ed inoltre tale goccia <<CADE>>. Io mi attengo alla domanda e
non faccio elucubrazioni di sorta con ipotesi varie.
D'altronde quando a scuola il maestro dava il cosiddetto problema
"sul contadino che va al mercato, e distrattamente mette una dozzina
d'uova sotto il sacco delle patate rompendone 5; quante uova porta a
casa??"
per quanto noi potessimo suggerire che
"ma sto cacchio di contadino non ne azzecca mai una quando va al
mercato????"
Le uova rimanevano comunque 7!!!
> Ciao
> Patrizio
Ciao Marco.....
p.s.
ovviamente scherzo... :)
Received on Wed Sep 27 2006 - 09:05:09 CEST
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