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La teoria ammette questi effetti come conseguenza della peculiarit� di
c e del moto relativo e quindi come conseguenza del nostro modo di
guardare le cose. La lunghezza propria � la pi� grande fra tutte le
lunghezze relative ai punti di vista, ma non per questo � pi� reale
delle altre. Sarebbe come notare che pi� lontani siamo da un oggetto e
pi� piccolo questo ci sembra: niente ci pu� dire se l'oggetto si
rimpicciolisce veramente o se sia un effetto della distanza. Non ha
quindi senso domandarsi se si tratti di un fenomeno reale o apparente.
Inoltre la persona che ipoteticamente sperimentasse la contrazione
dello spazio, non avrebbe la sensazione di sentirsi ristretta, in
quanto il suo sistema di misurazione rimarrebbe lo stesso
(Il suo metro sarebbe sempre lungo 1 metro, il centimetro uguale
etc..)
probabilmente sono io che non capisco qui si fa vedere che la
contrazione delle lunghezze � simile alla dilatazione del tempo.( non
ha quindi senso domandarsi se il fenomeno sia reale o apparente dice
il testo.)
A me sembrano due cose molto diverse se un treno va alla velocita
vicina a quella della luce per i passeggeri il tempo va pi� lento e
quando si ferma il treno l'orologio ci conferma che il tempo scorre in
maniera diversa per i due osservatori.
Non mi pare che sia la stessa cosa per la contrazione delle lunghezze
in fin dei conti quando il treno si � fermato la sua lunghezza ritorna
come quella di prima a me pare che mentre la dilatazione del tempo �
un fenomeno reale la contrazione delle lunghezze sia un fenomeno
apparente infatti per i passeggeri del treno il tempo varia ma la
lunghezza del treno rimane invariata quindi la contrazione delle
lunghezze � un fenomeno apparente per l'osservare in quiete.
Received on Mon Sep 04 2006 - 13:53:35 CEST
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