Patrizio ha scritto:
> Qualcuno sa se si sia riusciti a definire o fittare una funzione che
> riproduca l'andamento della rifrazione atmosferica in funz.
> dell'altezza (calcolabile) dell'astro (sul piano locale di
> osservazione), almeno in condizioni idealizzate (o ponderatamente
> mediate)?
> Se si', gradirei sentitamente conoscere tale funzione.
Se per funzione intendi un'espressione analitica chiusa, temo di no.
In generale la questione e' alquanto complessa, e porta subito a
integrali non elementari.
Va da se' che una volta scelto un modello di atmosfera, puoi fare il
calcolo numerico con tutta l'approssimazione che vuoi.
Non so se e' ovvio, ma la difficolta' deriva dal fatto che la Terra
non e' piatta :-)
Infatti se la Terra fosse piata, e se l'atmosfera fosse stratificata
in modo che l'indice di rifrazione dipenda solo dalla quota, allora
per calcolare la rifrazione basterebe conoscere l'ndice di rifrazione
al suolo.
Invece, tanto per darti un'idea: possiedo l'edizione Dover del
classico "A compendium of spherical astronomy" di Newcomb, uscito
giusto un secolo fa.
Bene: sulle poco piu' di 400 pagine del libro, ben 50 sono dedicate
alla rifrazione.
E in questo capitolo, 3 pagine trattano proprio il problema di cui
stiamo parlando.
Li' si apprende che un raggio che viaggi a poca distanza dal suolo
s'incurva (causa rifrazione) e puo' essere approssimato con un arco di
circonferenza di raggio circa 6 volte quello terrestre.
Conseguenza: l'estensione dell'orizzonte visibile aumenta di circa il
10%.
Curiosa coincidenza: in questi giorni sto leggendo il libro di Russo
"La rivoluzione dimenticata". Proprio ieri leggevo un paragrafo
dedicato al famoso faro di Alessandria, dove Russo calcola a che
distanza il faro poteva essere visibile per sole ragioni geometriche.
Cosi' ho scoperto che anche lui ignora la rifrazione, e sottostima la
distanza: invece dei 47 kn circa del suo calcolo, nelle stesse
ipotesi sarebbero stati 52.
--
Elio Fabri
Received on Sun Aug 13 2006 - 21:01:28 CEST