Ludovico ha scritto:
> .... Rimane sempre da capire se, effettivamente, l'energia dissipata
> nella resistenza � nulla. S�, dovrebbe esserlo, perch� il processo di
> carica avviene in un tempo infinito, un po' come quando si avvicina
> lentamente, moolto lentamente una carica puntiforme dall'infinito fino
> ad una distanza fissata da un piano conduttore. Oppure come quando si
> allontana le armature di un condensatore, mooolto lentamente.
>
> Tu che ne pensi?
Ne penso che non mi convince affatto...
Quale sarebbe il processo di carica che avviene in un tempo infinito?
Abbiamo detto che la carica interna appare *istantaneamente*, e allo
stesso istante appaiono le due cariche opposte sul conduttore esterno.
Da quel momento la carica Q_1 sulla faccia esterna comincia a scorrere
attraverso la resistenza, verso terra.
Dunque tutto va esattamente come se scaricassi un condensatore.
argo ha scritto:
> Pero' la conclusione che ho dato mi sembra (in questo caso per
> cautela:) ), che e' corretta:
> I=exp(-t\Rb))[Q_1+Q_2(0)]/(Rb) e
> W=exp(-2t\Rb))[Q_1+Q_2(0)]^2/(Rb^2).
> Se leggendo il tuo post ho ben inteso la condizione iniziale e'
> Q_2(0)=0 da cui segue la relativa dissipazione.
OK
--
Elio Fabri
Received on Sat Aug 12 2006 - 20:40:45 CEST