periodo inflattivo (dal big bang ai buchi neri di S. Hawking)
Lessi, un bel po' di tempo fa sul libro di Hawking di cui al
titolo, che agli albori dell'universo (non ricordo il tempo
esatto per cui lo ometto, ma cmq nei primi secondi di vita), la
dimensione dell'universo primordiale si "gonfi�" in meno di un
secondo dalle dimensioni di un "punto" (?), quali che siano,
forse un nucleo atomico, fino a oltre il diametro del sistema
solare. Ora il sistema solare � grandicello per pochi secondi.
Non ho mai capito se questa espansione, cos� rapida, possa/debba
violare la soglia della velocit� della luce oppure no (e se no,
perch�).
Una bislacca (ma proprio ridicola) ipotesi per aggirare
impunemente quella velocit� senza violare nulla, che avevo
pensato, era questa (� una specie di barzelletta di cui non
capisco realmente il senso, cmq) : che l'universo, inteso come
luce e/o materia, quel che c'era, non viaggiava nello spazio
vuoto, ma era lo spazio stesso che viaggiava (luce inclusa)
relativamente a ... a un bel niente :-)
Quindi a ben vedere non si potrebbe nemmeno parlare di
spostamento in senso classico, n� di velocit�, intesa come
rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato.
Non saprei per� che escamotage si possa invocare per la velocit�
di allontanamento delle varie parti tra loro (ammesso che tale
allontanamento fosse anche esso iperluminoso)
Spero che qualcuno possa fornire o una spiegazione del criptico
libro di Hawking, o una ipotesi migliore sulla non violazione
della soglia luminosa.
Ciao e grazie in anticipo
Soviet_Mario
Received on Mon Aug 07 2006 - 02:21:51 CEST
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