On Sat, 22 Jul 2006 08:34:42 +0200, camillo78
<camillo.mariani_at_gmail.com> wrote:
>Beh dipende, su questo non mi trovi d'accordo. C'� gente che studia un
>argomento specifico per tutta la vita, non mi fraintendere con specifico
>intendo cose del tipo fisica dei neutrini o degli ioni pesanti.
Non � questo che intendevo.
Lavorare in uno specifico ambito di ricerca, es. la fisica dei
neutrini, e proseguire il lavoro di tesi non sono la stessa cosa,
anzi.
Uno specifico ambito di ricerca propone infinite alternative che non
sono il proseguire la tesi.
Per� sia chiaro, non sto dicendo che secondo me uno DEVE cambiare, ma
che PUO' cambiare senza pensare che in questo modo perder� un sacco di
tempo e sar� svantaggiato rispetto ai propri colleghi.
>A me avevano offerto un dottorato all'estero a suo tempo, per mia
>fortuna sullo stesso esperimento, io comunque ho tentato di rimanere nel
>mio gruppo di roma. Mi hanno gi� offerto un assegno e io applicher�
>cercando di averlo sempre a roma. Mi fossilizzo?
Secondo me non hai colto quello che intendevo: la tua domanda era se
cambiare sede � sconveniente o meno a livello di dottorato. Io ti sto
dicendo che � una scelta che PUOI fare senza rovinarti la vita.
Non saresti n� il primo n� l'unico a fare una scleta simile, ma � una
POSSIBILITA', non un obbligo.
Anche sul fossilizzarti, capiscimi: non sto dicendo che se studi la
fisica dei neutrini (teniamo questo esempio) per tutta la vita ti stai
fossilizzando. Ti fossilizzi solo se decidi di restare un ambito
ristretto del gi� ristretto argomento specifico, caso mai lavorando
sempre con la stessa gente, ecc...
Il fatto che poi che il tuo gruppo di lavoro abbia i soldi per farti
viaggiare, ammesso che la cosa ti piaccia, � importante e da tenere in
conto.
>Anche qui siamo in disaccordo, e questo migliora ovviamente la
>discussione. Il dottorato � un momento di approfondimento e non
>un'occasione di cambiare vita. Sei considerato ancora uno studente,
>anche se le cose ti dicono bene, farai un lavoro da ricercatore, ma
>sempre studente rimani.
>Il punto centrale � il ruolo del supervisore. Io forse vivo la cosa con
>troppa "ansia" come dici tu, ma non mi sento pronto a volare da "solo"
>anche essendo alla fine del mio secondo anno di dottorato. Le cose che
>non conosco sono talmente tante e l'esperienza che ho talmente limitata
>che devo imparare ancora molto, e qui � cruciale una persoana che mi guidi.
Guarda che se cambi sede hai un altro supervisore che ti seguir�. Se
con il tuo ti sei trovato bene questo deporr� a afavore del rimanere
dove ti trovi. Se con il tuo ti sei trovato male allora pensa di
cambiare senza che questo ti faccia ritenere di perdere tempo.
Nessuno pretende da un dottorando che lavori solo, purtroppo molti
supervisori non seguono i dottorandi come dovrebberoe questo � un
male.
Per questo se il tuo supervisore � stato un buon relatore di tesi di
sicuro questo depone a favore di un proseguimento di un dottorato in
loco. Altrimenti il contrario.
Tu chiedevi pro e contro del cambiare sede tra tesi e dottorato e io
ti sto dicendo quel che so in base alla mia esperienza.
>Esatto, per� sottolineo il ruolo centrale del supervisore, che non puoi
>conoscere per mail o per voci. Dato il suo ruolo centrale nel tuo
>sviluppo di "fisico" la scelta deve essere accorta. Ed � pi� facile
>giudicare dopo un lavoro di tesi (che � durato circa un anno).
Certo, ma nel bene e nel male.
Un relatore pu� essere un buon relatore o uno che non ti segue.
E comunque nessuno sceglie alla cieca: gli amici che han cambiato sede
per fare il dottorato si sono infilati in gruppi in cui il loro
relatore aveva conoscenze.
Altri invece no. Ma il punto �: non credere che questa sia la
decisione decisiva della tua vita.
Se ti sei trovato bene nel tuo gruppo restaci, se non ti sei trovato
bene sappi che cambiare aria potrebbe (POTREBBE) essere una buona
idea.
Non so in che settore lavori e in che gruppo, sto espondendo concetti
generali di buon senso. Hai preso la mia risposta come se ti spronassi
a cambiare universit�, ti sto solo dicendo pro e contro di una
eventuale scelta, per quello che posso sapere.
Partendo dal presupposto che prima o poi a chiunque � chiesto di
cambiare aria per un po'. Ho esempi di amici che hanno lavorato bene e
sodo avendo ricominciato da capo su argomenti diversi dalla tesi e/o
in sedi diverse.
Altri han proseguito il lavoro di tesi e hanno avuto altrettanto buoni
risultati. Sono le condizioni al contorno oltre che le qualit� della
persone che determinano il risultato finale.
--
Rob
"Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perch� una mattina, senza che avesse fatto nulla, venne arrestato."
Received on Sun Jul 23 2006 - 20:48:17 CEST