Giovanni Bramanti ha scritto:
> Il vetro pu� rompersi se soggetto a sbalzi termici,
> anche se di per s� non assorbe troppo nelle microonde.
Questa secondo me � la ragione pi� importante per cui bisogna stare
attenti ad usare del vetro in un forno a microonde.
> Tutti i prodotti metallici, come dici, sono da evitare,
> ma in generale nei contenitori adatti dovrebbe esserci
> un apposito logo che indica la compatibilit� con il
> microonde.
Beh, i conduttori in generale sono da evitare.
> Un cristallo di boemia
> contiene ossidi di sodio, il sodio � un metallo, ma
> le sue propriet� elettroniche in presenza di ossigeno
> sono molto modificate, analogamente il silicio del vetro
> � circondato da ossigeno e non ha propriet� semiconcuttive
> come le ha invece il silicio.
Un vetro � un materiale molto complesso. Nella composizione, vengono
usati prevalentemente degli ossidi (nel caso del vetro comune "da
finestre", ma esistono molte sostanze che possono essere chiamate
vetri). Questi possono avere una energia di legame pi� o meno forte
con l'ossigeno. Il sodio (oppure il potassio, il litio, tanto per
citare i pi� comuni) ha un'energia di legame bassa, che fa si' che si
trovi praticamente in forma ionica. Se riscaldato opportunamente, un
vetro puo' diventare conduttore, perch� gli ioni possono muoversi
all'interno della struttura decisamente pi� solida formata dalla
silice e dagli altri materiali. La conduttivit� � di tipo ionico e
non elettronico come avviene nei metalli.
Questo fenomeno � usato nei processi di scambio ionico che permettono
di modificare le propriet� fisiche del vetro.
La temperatura a cui questo avviene dipende dalla composizione del
vetro e puo' variare tra quasi la temperatura ambiente (mi sembra che
dei vetri al litio siano usati come elettroliti in alcune batterie),
fino a qualche centinaio di gradi. Oppure, molto di pi� in un vetro
che non contiene modificatori come il sodio, come � il caso del Pyrex,
il quale � silice quasi pura, ottenuta con un interessante processo di
fabbricazione, che non fa intervenire le alte temperature necessarie a
lavorare normalmente questo materiale.
Oltretutto, se non mi ricordo male, il vetro di Boemia � un vetro al
piombo, il quale innalza l'indice di rifrazione e costituisce un vetro
poco adatto ad essere soffiato (difatti viene molato). A Venezia, si
preferiva un vetro al sodio, pi� adatto alla soffiatura.
Ma, ripeto, la composizione di un vetro � un lavoro che richiede
decenni di studi semiempirici. Lo studio delle propriet� di un vetro
� campo di ricerca aperto. Ci sono vetri di tanti tipi, anche diversi
da quelli con cui siamo abituati a che fare tutti i giorni.
Tutto questo lungo discorso per dire che pensare ad un vetro come
isolante puo' essere fallace, cosi' come viceversa pensare ad un
metallo come conduttore (un ossido spesso non lo �, eppure lo
contiene).
Received on Wed Jul 19 2006 - 14:14:52 CEST
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