Re: Relativita'

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 20 Jul 2006 23:13:14 +0200

"Luca Andreoli" <luca0906_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:2bb2da391f4a87ae6e9377ff77b20b2e_114896_at_mygate.mailgate.org...

> Cosa impedisce all'osservatore O1 di ragionare nel
> seguente modo : ho visto che i due eventi ( i lampi )
> non erano contemporanei , ma se tengo conto che il mio
> sistema ( o l'altro sistema ) di riferimento aveva una
> velocita' rispetto al sistema di riferimento AB in cui
> si sono prodotti i due fulmini , di 100.000 Km/sec ,
> posso facilmente calcolare che in effetti i due eventi
> erano contemporanei !

Non te lo impedisce nessuno, a parte il fatto, ovvio, che bisogna intendersi
sul significato delle parole che si usano.
Le parole "i due eventi (che hanno avuto luogo in punti distinti) sono
contemporanei" potrebbero dare luogo a svariate interpretazioni. A detta di
Bridgman la grandezza di Einstein e' stata proprio nel dare
l'interpretazione operativa delle parole suddette (Bridgman lo dice, ad
esempio, nel saggio che manda per l'autobiografia scientifica di Einstein).

Con quelle parole O intende questo:
1) A e B sono fermi rispetto a me, e sono equidistanti da me;
2) un fascio di luce parte da A e un altro parte da B;
3) i due fasci arrivano da me contemporaneamente (questa proposizione ha
significato fisico, cioe' si riesce a darle un equivalente operativo, in
quanto l'arrivo dei due fasci e' una coppia di eventi che avvengono nello
stesso punto).

Su questi tre punti, in particolare sul terzo, concorderanno tutti, quindi
concordera' anche O1 (che potra' eventualmente arrivare a quella conclusione
basandosi, come da te suggerito, sulle misure del ritardo con il quale lui
ricevera' i due fasci, sulle varie velocita' e distanze da lui misurate "in
un certo modo", nonche' su *opportuni* calcoli).
Ma trarre dal punto 3) la conclusione che i due fasci *partono* in
contemporanea e' tutto altro paio di maniche. In realta' non solo O1, ma
anche O *non* ha argomenti fisici a supporto della proposizione "i due fasci
partono contemporaneamente". Gli argomenti fisici che puo' portare O sono i
punti 1), 2) e 3) visti sopra. E il punto 2) *non* dice che i due fasci
partono "in contemporanea", e non lo dice in quanto O non puo' dare
significato operativo a quella contemporaneita'.

Prima di pormi il quesito:
ma O1 non potrebbe anche lui "calcolare che in effetti i due eventi [cioe'
la partenza dei due fasci] erano contemporanei"?
io mi chiederei:
e O su cosa si basa per dire che i due eventi erano contemporanei?

Se decidiamo di scegliere il seguente criterio "O puo' dire che i due fasci
sono partiti in contemporanea in quanto li ha visti partire da punti
equidistanti da lui e li ha visti arrivare in contemporanea"
allora O1, seguendo lo stesso criterio, non potra' dire che i due fasci sono
partiti in contemporanea.
O1 "vedra'" un fascio partire da un certo punto A', l'altro fascio da B', e
se O1 si piazzasse sul punto medio fra A' e B' *non* vedrebbe i fasci
arrivare in contemporanea, quindi, secondo il criterio visto sopra, dovrebbe
concludere che i due fasci *non* partono in contemporanea.

> Grazie

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Jul 20 2006 - 23:13:14 CEST

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