Il giorno venerd� 13 aprile 2012 11:51:17 UTC+2, cometa_luminosa ha scritto:
> Io invece direi che l'ha fatta sbagliata. In quel modo li' anch'io
> sono capace a fare divulgazione, anzi forse potrei essere anche piu'
> accattivante, tanto mi basterebbe sparare due c......
ehhh... la fai facile tu.... te lo dico per esperienza:
provaci, butta giu' qualche pagina e falla leggere a qualcuno.
Titolo: la relativita' speciale
poi fatti dire da lui la <<relativita' speciale>> :))
vedrai
Uno- a chi la fai leggere? E' uno che sa o sa poco o non sa nulla?
E' interessato oppure non gli passa nemmeno per l'anticamenra del cervello?
Leggerebbe dunque con voglia di capire o leggerebbe <<a mente spenta>>?
Due- che ci vai a scrivere dentro?
Nel senso: ci sono tanti approcci quando vai a spiegare le cose, intendi passare per quello dichiarativo (che fa molto scuola sovietica) oppure nesso-causale (esiste un problema e queste sarebbero delle ipotetiche soluzioni, molto anglosassone) oppure Narrativo (ti racconto una storia che e' successa piu' o meno cosi')
oppure alla italica maniera: dicesi Relativita' (di Fantozziana memoria) :))
Tre- Come intendi il feed-back? cioe' passi per il <<fammi un sunto di quello che hai capito>> oppure <<ti e' piaciuta>>?
Poiche' si stava parlando di "divulgazione" ho paura che sia meglio farne (di divulgazione) ut rendere intrigante la faccenda al punto da coinvolgere il lettore e magari spingerlo ad altre letture meno <<divulgative>>, piuttosto che spingere l'asticella troppo in la' , quindi superando quel punto che divide l'accademia dalla semplice frequentazione saltuaria dell'argomento... insomma la fai facile o difficile? :)
> No, c'e' qualcosa che non mi torna, non credo sia veramente Carlo
> Rovelli l'autore, perlomeno non questo:
> http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rovelli
> forse e' un omonimo...
hmmmm, tu dici? aspettami che ti dico
Received on Fri Apr 13 2012 - 14:13:13 CEST