Stefano Gemma ha scritto:
> Mi riaggancio ad un vecchio argomento, gi� discusso. Si diceva che per
> un fotone, viaggiando alla velocit� della luce, il tempo praticamente non
> esiste. Il
> fotone parte da un elettrone per quello che per lui � il tempo X ed arriva
> ad un altro elettrone sempre al suo tempo X. Qualcuno, seppur storcendo il
> naso
> ;), aveva aggiunto che 'oppure lo spazio si contrae ad un punto' (pi� o
> meno), sempre nell'ottica del fotone, ovviamente. Questo mi porta ad una
> conclusione "assurda": se l'elettrone da cui "parte" il fotone e quello a
> cui arriva occupano lo stesso punto => per il fotone, nell'Universo esiste
> un solo elettrone. Ma questo implicherebbe anche l'esistenza di un solo
> fotone "ubiquo" o la "concidenza" di tutti i fotoni...
ehhhh... e perche' a priori elimini questa alternativa?
Anzi, molte esperienze sembrano confermarla....ad esempio la
condensazione di BE potrebbe essere interpretata molto bene in questo
senso....
Ti dico la mia: siccome un fotone non "sperimenta il tempo" per lui non
esiste ed e' chiaro che esso e' dappertutto[proprio perche' la luce non
risente del moto della sorgente{o della destinazione} essa e'
svincolata completamente....] , ma lo spazio ed il tempo sono due
entita' prettamente <nostre>, lo spazio ad esempio noi lo percepiamo
proprio perche' l'energia lo [ESPANDE].
Cmq tornando al fotone ubiquo....ti dico perche' non e' da scartare
l'idea:
Un fotone viaggia a c qualunque sia il tuo moto, un atomo emette un
fotone che vedra' andare sempre a c; cio' cozza con la logica classica
poiche' {alla Galielo} se il fotone <prima era nell'atomo, anche dopo
ne conservera' lo stato di moto>...ma il fotone PRIMA NON ERA
NELL'ATOMO!
Cosi' dicendo esso prima d'essere emesso semplicemente non esiste. E se
non e' legato alla sorgente non e' legato nemmeno alla destinazione
poiche' l'elettrodinamica e' invertibile. Cosi' la luce si stacca
completamente dalle cariche che la generano vivendo di per se'.
Se essa e' staccata da un qualsiasi punto dello spazio che ne potrebbe
essere sorgente allora essa non percepisce lo spazio...quindi e'
dappertutto!
Cio' che non linka al nostro senso comune e' il fatto che comunque la
luce debba viaggiare per arrivare da IO (il satellite di Giove) a qui
per un certo tempo....ma qui sta l'inganno!!!ehehe
IL tempo e' solo un rapporto tra movimenti (di sistemi periodici) che
noi percepiamo se non per immagini ....quindi il nostro mondo e' una
immagine del mondo filtrata a sua volta dalla luce...che poi e' quella
che vorremmo analizzare: stiamo tentando di misurare <il nostro metro
col nostro metro....>
>
> Ovviamente non � cos�, per cui deve esistere una "mappatura" dello
> spazio-tempo del fotone sul nostro spazio-tempo che faccia s� che il punto
> del fotone sia in realt� una retta (per noi). Questa mappatura si ottiene
> aggiungendo la dimensione "tempo" (o espandendola) allo spazio-tempo del
> fotone, per ottener eil nostro spazio-tempo.
>
potrebbe essere.....
> Ma allora... potrebbe esistere una mappatura diversa del nostro spazio-tempo
> su un altro spazio-tempo, che renda "ubiqui" gli oggetti che noi
> consideriamo unici? E qui mi fermo... perch�, come rientro da una lunga
> assenza, ne ho gi� sparate anche troppe ;)))
>
si dice :
Chi ha polvere, spari!
CIAO
> Stefano
Received on Mon Jun 19 2006 - 17:38:41 CEST
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