Re: Avvicina o ingrandisce?

From: Raffy <raffaele.fabiano_at_katamail.com>
Date: Wed, 7 Jun 2006 10:04:37 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4em11rF1db1ipU2_at_individual.net...

> Tieni presente che l'ingrandimento angolare e' il rapporto delle
> focali di obbiettivo e oculare. Quindi per avere maggiore
> ingrandimento, a parita' di obiettivo, deve usare oculari di focale
> sempre piu' corta.
[and]
> Avresti dovuto dire "diminuendo" se pensavi all'oculare.
> Invece e' vero che andrebbe aumentata la focale dell'obbiettivo, e
> questo si puo' fare, ma succede quello che hai gia' capito:

S�, mi sono sbagliato. Infatti per sorgenti poste tra lente e fuoco, non si
ha formazione dell'immagine su uno schermo e la grandezza angolare della
sorgente vista attraverso la lente cresce - con sorgente sul piano focale o
tra questo e la lente -, col ridursi della focale. Mentre per quanto
riguarda le sorgenti poste tra l'infinito � il fuoco, si forma una immagine
capovolta e tanto pi� grande, a parit� di focale, quanto pi� vicino al fuoco
� la sorgente. L'oggetto all'infinito forma l'immagine sul piano focale: in
tutti questi casi la dimensione dell'immagine capovolta formata � tanto
maggiore, a parit� di distanza dalla lente della sorgente, quanto pi� lunga
� la focale.
Ricordo uttto bene?


> In primo luogo si puo' misurarne direttamente le dimensioni, anzice'
> ricorrere a metodi indiretti che sono poi utilizzabili solo per poche
> alcune stelle.
> Poi sul Sole ci sono le macchie solari, no? :)

Eggi�...� vero. Le macchie solari. Invece meno intuitiva, ma affascinante �
la questione della misurazione delle dimensioni.
Una domanda balorda: ma se la diffrazione non esistesse e noi potessimo
confezionare un fascio idelamente perfettamente collimato di una
precisissima lunghezza d'onda (oppure anche di luce bianca, ma allora
dovremmo immaginare che non esista l'aberrazione cromatica), sul piano
focale della lente avremmo davvero un punto e basta. Mi domando: se quelle
premesse assurde fosse vere, una tale situazione sarebbe fisicamente
possibile? Credo di no, visto che sul piano focale la densit� di flusso
sarebbe ovunque nulla, fuorch� in un punto in cui sarebbe addirittura
infinita. Inoltre, ragionando al contrario, per produrre un tale fascio -ad
esempio - dovremmo considerare la luce che proviene da una sorgente posta
davvero all'infinito e _soprattutto_ proveniente da un solo punto della sua
superficie. Essendo un punto di estensione infinitamente piccola, anche la
potenza che da esso "parte" dovr� essere infinitesima. Quindi in realt� col
tendere a zero dell'area della sorgente (posta all'infinito) che emette, il
fascio si collima sempre pi�, ma diviene sempre meno intenso. Al limite,
quando diviene perfettamente collimato, ha potenza zero.
Scusa, ma ieri ho mangiato pesante ed ogni tanto sbrocco con queste
elucubrazioni ;-)
Ciao,
Raffy
Received on Wed Jun 07 2006 - 10:04:37 CEST

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