Gabbie di Faraday - Qualche domanda

From: Piercarlo cdcromo <piercarlo_at_cdcromo.it>
Date: Wed, 07 Jun 2006 13:34:08 +0200

Buongiorno a tutti.

Sono alle prese con dei problemi (schermature) che coinvolgono il principio
delle gabbie di Faraday e su cui ho bisogno di qualche dritta, o meglio
qualche risposta a domande che mi sono posto.

Il principio di funzionamento delle gabbie di Faraday si basa sul fatto che,
data una distribuzione di carica elettrica su un corpo conduttore di
corrente, le propriet� di questa distribuzione dipendono unicamente dalle
caratteristiche della superficie di tale corpo e non dalla natura interna di
questo (che si trova ad essere nel suo piccolo un "universo elettrico" privo
di differenze di potenziale). Per qualsiasi oggetto posto all'interno di
tale corpo (anche e soprattutto cavo, punto importante per me per il motivo
che sar� chiaro tra poco) le vicende elettriche di quanto accade all'esterno
di tale gabbia sono in linea di principio ininfluenti. E lo stesso vale per
il "mondo esterno" rispetto a quanto accade all'interno della gabbia.

Fin qui, imprecisioni mie a parte, non ho problemi a capire cosa succede. I
problemi mi sorgono quando tento di comprendere cosa succede *all'interno*
di tale gabbia. Mi spiego.

Supponiamo di avere un circuito elettrico o elettrico di qualunque genere
che nel suo funzionamento emetta disturbi, radiofrequenza o altro.
Supponiamo che questo circuito sia *^perfettamente racchiuso* in una gabbia
di Faraday in modo che dall'esterno o verso l'esterno non si possa propagare
nulla. Il nostro circuito emette tutti i suoi disturbi e le schifezze e per
il resto del mondo fuori dalla gabbia non cambia esattamente niente (almeno
in linea di principio; poi siccome nessuno schermo � perfetto... ma questo �
un'altro discorso).

Quello che mi chiedo ora (e che non ho chiaro per niente) � *che fine fanno*
i disturbi che tale circuito emette *all'interno della gabbia*? Vengono
riflessi dalla gabbia verso il circuito (e quindi quest'ultimo finisce per
interferire con se stesso) oppure vengono assorbiti e neutralizzati dalla
gabbia (magari convertendo l'energia dei disturbi in calore, aumentando cos�
la sua temperatura e trovando di fatto un modo per aggirare l'effetto
schermante della gabbia)?

Gi� che ci sono... una tale gabbia "perfetta" pu� costituire, nel suo
ambito, un particolare tipo di "corpo nero" in cui la quantit� dei disturbi
presenti all'interno possa essere, in qualche modo, rappresentato come un
analogo della temperatura del corpo nero?

Spero di non aver detto troppe cavolate; non sono un fisico purtroppo anche
se spero di interessare a sufficienza qualche fisico da invogliarlo a
rispondermi.

Cordialmente
Piercarlo
Received on Wed Jun 07 2006 - 13:34:08 CEST

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