Re: E se l'osservatore fosse il gatto?

From: popinga <aobhobo_at_highnet.org>
Date: Fri, 09 Jun 2006 14:09:32 GMT

08 Giu 2006, 20:19, "Guido D." <gderosa_at_email.it_at_nospoof.invalid> ha
scritto:

> Ma l'obiezione pi� semplice che mi viene di fare � che il
> gatto � un sistema macroscopico,

sono d'accordo.

> non � possibile parlare di
> sovrapposizione, ma � un sistema che interagendo con un
> sistema microscopico/quantistico discrimina fra un autostato e
> l'altro di quest'ultimo (nucleo radioattivo che decade/che non decade).


(Forse dir� fregnacce...qualcuno mi corregga:)
Se al posto del gatto ci metti un osservatore ottieni una normalissima
descrizione
di un fenomeno (il decadimento radioattivo) tipicamente quantistico, quindi
niente di sconvolgente o apparentemente paradossale.

Direi per� che il Gatto di Schrodinger possa essere formulato anche senza
l'idea del nucleo che decade: questa � solo un modo possibile per dire "il
gatto ha una probabilit� di morire per unit� di tempo data da P(t)', senza
troppe pippe sull'interazione macro-micro.
Se per� vogliamo fare pippe mentali, possiamo considerare il gatto come
l'apparato di cui si serve l'osservatore per misurare il decadimento.
Personalmente trovo pi� pratico l'impiego di un sistema di scintillatori e
fotomoltiplicatori, che in ultima analisi producono un segnale in corrente,
macroscopico, che ci porta informazioni sulla natura del fenomeno (anche
perch� per una misura precisa della distribuzione dei tempi di decadimento
bisognerebbe ammazzare troppi gatti).




> Il questo senso � il gatto il vero osservatore! E` il gatto che
> effettua la misura! E la fiala di veleno � il suo (pericoloso...)
> strumento di laboratorio. E' vivo o morto gi� prima che un
> essere umano apra la scatola.
>
> Qualcosa mi sfugge?
>
> Se ho capito bene, il cuore del problema sta tutto nell'interazione
> fra micro e macroscopico, cio� fra la sostanza radioattiva e la
> fiala di veleno: poi, da quel momento in avanti sar� tutta fisica
> classica...
>
> Resta infatti il problema di giustificare teoricamente e stabilire
> (quantitativamente) il confine fra questi due mondi... E mi
> chiedo se l'ottica e la fisica della materia condensata non
> possano dare delle risposte in tal senso: sistemi mesoscopici,
> quantum dots, condensati di Bose-Einstein, atomi "quasi-classici"
> (http://www.optics.rochester.edu/~stroud/) etc.
>
> Grazie, e scusate la concitazione.
>
> P.S.: nota di colore: su sci.physics qualcuno ha osservato che
> l'esistenza in vita del gatto non � una buona osservabile e il
> relativo operatore non commuta con l'hamiltoniana: l'autostato
> gatto-vivo infatti non � stazionario dato che anche un felino
> in ottima salute prima o poi muore di vecchiaia...
>
                                                

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Fri Jun 09 2006 - 16:09:32 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:16 CET