(Ho escluso l'attrito)
W = m*(v^3)/r, con r raggio della curva e W potenza (del motore).
Infatti, se l'accelerazione in moto circolare uniforme �
a = (v^2)/r,
la forza da applicare ad un veicolo di massa m sar�
F = m*a = m*(v^2)/r
L'energia da erogare per percorrere uno spazio s �
E = F*s = [m*(v^2)/r]*s
e poich� lo spazio s � percorso in un tempo t, la potenza (energia
nell'unit� di tempo) �
W = E/t = {[m*(v^2)/r]*s}/t = [m*(v^2)*s/t]/r,
ma s/t � la velocit� (lineare) [che � uniforme], e quindi
W = [m*(v^2)*v]/r = [m*(v^3)]/r
Se ne pu� dedurre che in teoria quanto pi� un motore � potente tanto
migliore � la tenuta in curva. Ovviamente, poich� la potenza � proporzionale
al cubo della velocit�, a parit� di massa per raddoppiare la velocit�
massima in curva sarebbe necessario avere un motore ben 8 volte pi� potente,
mentre nella realt� quando aumenta la potenza di un motore aumenta anche la
massa del veicolo (non so in che misura).
Cmq, ad esempio per le auto di F1, una trentina di anni fa pesavano sui 600
kg e avevano potenze massime dell'ordine di 400-500 KW (diciamo 450), oggi
con meno peso hanno motori da 700-800 KW (diciamo 750), quindi in teoria la
velocit� massima in curva dovrebbe essere aumentata di circa (1,666666)^1/3
= 1,185 ossia del 18% circa; senza contare la massa minore.
A mio parere, le varianti che mettono da 30 anni a questa parte non hanno
dunque motivi tanto di sicurezza quanto di spettacolarit�, visto che ad
esempio la Curva Grande di Monza
(
http://www.monzanet.it/ita/circuito_f1.aspx), se 30 anni fa la potevano
affrontare (subito dopo il rettilineo e senza variante) poniamo a 240 km/h,
oggi potrebbero affrontarla ad almeno 284.
Received on Thu May 25 2006 - 14:44:44 CEST