Re: perché alla natura piacciono tanto seni e coseni?
c'ho speso un bel po' sulla relazione di eulero. in teoria potresti
semplicemente definire l'esponenziale tramite il suo sviluppo di
taylor, e conoscendo gli sviluppi di taylor di cosx e sinx dimostri la
relazione:
e^(ix)=cos(x)+i*sin(x)
questo � il modo pi� "banale"
ho trovato una mezza dimostrazione elementare (non ricorre a derivate):
allora, scriviamo i numeri complessi in forma polare:
rho= modulo del numero complesso z
rho=|z|
rho*cosx=Re(z)
rho*i*sinx=Im(z)
x=arg(z) (angolo formato dal vettore complesso con l'asse dei
reali...definito da arctan(Im(z)/(i*Re(z))
se moltiplichi due numeri complessi z e w, se li scrivi in forma polare
puoi notare grazie alle semplici formule di addizione per seno e coseno
che il numero complesso risultante forma un angolo pari alla somma dei
due rispettivi angoli di z e w:
[1] arg(z*w)=arg(z)+arg(w)
|z*w|=|z|*|w|
la relazione [1] ti dice MOLTO:
sia f(x) la funzione che ti associa a x reale il numero complesso di
modulo unitario pari a:
f(x)=cos(x)+i*sin(x)
abbiamo visto che:
f(x+y)=f(x)*f(y)
e sappiamo che f(x) � continua (� somma di due funzioni continue)
mettendo insieme queste due propriet� puoi dedurre che � un
esponenziale (non sai ancora la base per�).
Per dimostrarlo:
notiamo che:
f(x-y)=f(x)/f(y)
infatti: f(x)=f(x-y+y)=f(x-y)*f(y)
poi notiamo che:
siano m e n interi relativi:
f(nx)=f(x+x+x...+x)=f(x)*f(x)*f(x)*...f(x)=[f(x)]^n
e sappiamo che vale anche per n negativo
f[n*m/n*x]=[f(m/n*x)]^n
f[n*m/n*x]=f(mx)=[f(x)]^m
[f(m/n*x)]^n=[f(x)]^m
f(m/n*x)=[f(x)]^(m/n)
quindi possiamo affermare che per q razionale qualsiasi:
f(qx)=[f(x)]^q
� valida anche per q=0, infatti
f(x)=f(x+0)=f(x)*f(0)
da cui segue che f(0)=1 (perch� f(x) non � sempre nulla)
quindi f(0*x)=[f(x)]^0=1
ok!
allora dicevamo, abbiamo dimostrato grazie alla sola propriet� che
f(x+y)=f(x)*f(y) che f(qx)=f(x)^q per q razionale qualsiasi.
ora per dimostrare che f(rx)=f(x)^r per r reale qualsiasi, prendiamo
una successione di razionali q che converge al numero irrazionale r.
sappiamo che per ogni elemento q della successione f(qx)=f(x)^q, e
sappiamo che f(x) � continua, per cui deduciamo che f(rx)=f(x)^r
ora che sappiamo che:
f(rx)=f(x)^r,
possiamo riscrivere f(x) come
f(x)=f(1)^x
per cui voil�, abbiamo dimostrato che la funzione:
cos(x)+i*sin(x)=f(1)^r
dove f(1)=cos(1)+i*sin(1)
manca ancora dimostrare che f(1) � proprio e^i, per� puoi gi� vedere
perch� i numeri complessi siano legati all'esponenziale: viene tutto
da quell'addittivit� degli angoli nelle moltiplicazioni e dalla
continuit�.
Purtroppo credo che per dimostrare che la base � proprio e^i non si
scappi dall'analisi, e questo perch� il numero e stesso � definito
dall'analisi.
un modo potrebbe essere che se tu dici che la relazione:
d[a^x]/dx=ln(a)*a^x
vale anche per a complesso, allora puoi vedere chiaramente che:
df/dx=-sin(x)+i*cos(x)=i*f(x),
da cui ln(a)=i
tutti i metodi a questo punto credo siano simili, si basano sull'idea
che puoi definire il limite (a^x-1)/x per x tendente a 0 anche per a
che non � reale
Received on Sat May 20 2006 - 21:50:32 CEST
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