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From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Sat, 13 May 2006 00:03:22 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:4ck60dF16b023U3_at_individual.net...

> Ma la tua domanda era stata: come si fa a separare la luce che
> proviene dalla nostra porzioncina da quella che puo' provenire da
> tutto il resto, incluso l'ambiente?

Noi, allora mi sono spiegato male. La domanda era: come faccio a misurare E
e B in ogni punto della semisfera limitatamente alla luce che parte da
(x,y)? Infatti pensavo che la luce che proviene da altre parti
dell'ambiente, � costituita da campi EM che si sovrappongono a quello che
attraversa la sfera dall'interno verso l'esterno di essa. E mi chiedevo
quale modo potesse far si che io misurassi in un punto E, con la certezza
che in quel punto E non � influenzata da campi EM che non partono da (x,y).
Credo che la direzione sia un elemento discriminante importante. E' cos�?
Posso cio� (o con gli artifici da te citati o, soprattutto, ad un livello
esclusivamente teorico calcolare al tempo t, nel punto P della semisfera il
valore di E legato alla _sola_ luce emessa (o riflessa) da (x,y) e non a
quella che per esempio attravbersa P proveninedo da altri punti che non
siano (x,y)?


>> I(x,y,f) � il flusso luminoso attraverso la semisfera per ogni
>> lunghezza d'onda (in realt� I(x,y,f) dovrebbe essere pittosto una
>> densit� di flusso, nel senso che il suo valore per ogni singola
>> lunghezza d'onda � zero, mentre bisogna integrare I(x,y,f) su f per
>> avere il flusso attraverso la semisfera per una determinata banda).

> Ho perso il filo: chi era I(x,y,f) ?

E' una funzione da te introdotta che per il punto (x,y) e per una data
lunghezza d'onda d� il valore della intensit�. Io affermavo, in riferimento
ad essa, quanto sopra, chiedendo conferma a te.


Grazie tante
Received on Sat May 13 2006 - 00:03:22 CEST

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