Re: Paradosso dei gemelli e sistema di riferimento 'universale'
ds_lite_at_hotmail.it ha scritto:
> Questo � proprio IL pilastro della relativit� ed � una cosa
> veramente irritante che libri di divulgazione e testi pseudoscientifici
> non ne facciano menzione.
> Il principio di Realativit� recita che
> "Le leggi fisiche sono uguali per tutti gli osservatori che si muovono
> di moto rettilineo univforme l'uno rispetto all'altro"
> o in un'altra forma
> "Le leggi fisiche mantengono la stessa forma analitica per osservatori
> in moto rettilineo uniforme l'uno rispetto all'altro"
> oppure
> "Il risultato di un esperimento fatto in due sistemi di riferimento in
> moto rettilineo uniforme l'uno rispetto all'altro � lo stesso"...
<CUT>
>
> Quindi rispondendo alle tue domande
> 1-il viaggiatore non sa neanche che viaggia, poi dilatato rispetto a
> chi?
> Lui misura il suo tempo;
> 2-Nel momento in cui si � messo in moto si sara� sentito schiacciare
> al sedile, magari se viaggiava in piedi si sar� dovuto aggrappare a
> qualcosa per non cadere, oppure i suoi bagagli saranno stati trascinati
> ecc..
> Se dormiva nel momento dell'accelerazione per lui non c'� pi� modo
> per sapere che sta viaggiando;
> 3-Se lui sa che ha accelerato e conosce la relativit� sa che lui
> rimarr� pi� giovane dei suoi amici a terra. Se gioca a pallavolo con
> un suo amico sulla nave, una formichina sulla superficie del pallone
> rimarr� pi� giovane rispetto a loro. (Non � che questa domanda
> avesse molto senso.. ho cercato di interpretarla, ma la risposta �
> molto seria salvo l'apparenza)
Allora ... ci sto capendo sempre meno, scusate l' eventuale banalita'
della questione, ma vorrei approfondire...
Torniamo all' esempio dei 2 viaggiatori.
Li chiamo A e B, con molta fantasia.
A sta sempre fermo, diciamo sulla terra o anche meglio su una stella
'fissa'.
Primo caso, B parte, si fa il suo giretto a velocita' 0.9c, diciamo, e
rientra meno invecchiato di A. E fin qui tutto ok.
Adesso pero', vediamo questo caso. B parte, dormendo, indi non si
accorge dell' accelerazione. Si trova a viaggiare a 0.9c, allontanandosi
da A. Apre gli occhi e si chiede : sono io a essermi mosso rispetto ad A
o e' A che si e' mosso rispetto a me ? Ovvero... il mio tempo relativo
scorre piu' o meno in fretta di A ? Se io mi dirigo a tutta velocita'
verso 'A' come lo trovo all' arrivo ?
Perche' qui i casi sono 2 :
1 - Se era B ad essersi mosso, al ritorno trova A piu' vecchio in
proporzione al tempo passato tra andata e ritorno
2 - Se era A ad essersi mosso, quando lo raggiunge B dovrebbe trovarlo
alla piu' giovane in proporzione al tempo speso in una sola tratta,
poiche' quando B accelera anch' esso a 0.9c i 2 tempi relativi coincidono.
Stringendo, cosa diamine differenzia in termini di stato, o chiamiamolo
come si vuole, il viaggiatore A dal viaggiatore B, mentre sono in moto
relativo uno dall' altro ??? Da cosa B puo' capire se lui sta
invecchiando meno di A o viceversa ???
Forse sono tordo io, ma qualcosa di diverso tra i 2 sistemi inerziali in
moto relativo dovra' pur esserci !
Ciao
Max
Received on Sat May 13 2006 - 00:28:25 CEST
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