Re: Didattica Fisica all'Universita'

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 03 May 2006 21:28:56 +0200

Marco ha scritto:
> Sto per concludere il secondo anno di Fisica e ho notato una grande
> disparita' tra i corsi di Fisica e i corsi di Matematica. In
> particolare i primi mi sembrano, nel complesso, molto meno chiari dei
> secondi.
> ...
> In fisica, invece, vi e' un approccio molto piu' libero (con
> particolare riferimento ai corsi di elettromagnetismo e di
> introduzione alla fisica moderna). Spesso si introducono i concetti a
> partire da alcuni esempi per poi generalizzare in maniera piuttosto
> vaga e poco giustificata.
> ...
> A volte mi pare di dover imparare i procedimenti un po' a memoria. In
> definitiva, la sensazione e' quella di non imparare veramente.
> ...
> Vi chiedo se cio' accade solo nella mia universita' o se e' una cosa
> comune. Inoltre vorrei sapere se le cose, in futuro, miglioreranno.
> Molte volte ho avuto il desiderio di iscrivermi a matematica :-).
> (Sorrido, ma la preoccupazione e' seria)
L'argomento che proponi a me pare assai serio, e sicuramente non tocca
solo te. Percio' vale la pena di parlarne.
Sono in parte d'accordo con quello che ti e' gia' stato detto, in
particolare con la spiegazione data da Valter circa le differenze
_strutturali_ tra la fisica e la matematica.
E' anche vero che il problema c'e' sempre stato, anche se forse ha
prodotto reazioni diverse in studenti diversi.
Per es. io dal confronto tra i due gruppi di materie ne trassi la
spinta a passare da matematica a fisica...
Ma stiamo parlando di quasi 60 anni fa, e forse i miei prof. di fisica
erano diversi da quelli che hai tu...

E' anche una tradizione che molti fisici, spec. sperimentali,
ritengano addirittura caratterizzante per l'insegnamento della fisica
proprio quello che a te da' fastidio.
Teorizzano che il fisico deve avere "fiuto", "intuito"; non di rado
propongono come modello i famosi "problemi alla Fermi" (senza pero'
essere tutti dei Fermi :-) ).
Non di rado mostrano verso la matematica una specie di disprezzo:
"serve solo a fare i conti"...

Avrai gia' capito che io non sono per niente d'accordo con simili
atteggiamenti.
Sarebbe un discorso troppo lungo, se tentassi di spiegare come vedo io
il problema didattico della fisica e i rapporti con la matematica (e
poi a che servirebbe?)
Ma se avrai la pazienza di seguire con regolarita' questo NG, con
buona probabilita' avrai occasione di leggere altri interventi su
questi punti, che potranno chiarirti meglio le idee.

Voglio chiudere pero' con un altro aspetto che non ho visto citare:
l'influenza, sul problema che sollevi, della riforma 3+2.
A mio parere questa riforma per l'insegnamento della fisica e' stata
complessivamente deleteria, per piu' ragioni.

1) Ha oggettivamente obbligato a una compressione dei corsi, non solo
con l'eliminazione di argomenti (il che potrebbe anche essere sensato,
se fatto a ragion veduta) ma anche con una presentazione piu' sommaria
degli argomenti trattati.
2) Ha spinto a introdurre precocemente argomenti che un tempo si
ritenevano adatti solo a studenti piu' maturi. Un esempio l'hai citato
tu, con la "introduzione alla fisica moderna".
3) Avrebbe richiesto uno studio profondo dei nodi concettuali, delle
difficolta' didattiche, delle relazioni fra parti della fisica.
Avrebbe richiesto di rivedere approcci che ormai si trascinano per
inerzia.
Avrebbe reso necessario svecchiare anche la cultura matematica
della gran parte dei *docenti*.
Mi domando: in quante universita' questo e' stato fatto?
Certamente non a Pisa; delle altre non so, ma nutro fieri dubbi.
                

-- 
Elio Fabri
Received on Wed May 03 2006 - 21:28:56 CEST

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