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From: Paolo_cnv <paolo_cnv_at_tiscali.it>
Date: Sun, 23 Apr 2006 11:58:15 +0200

http://www.beppegrillo.it/2006/04/i_nostalgici_di.html

22 Aprile 2006
I nostalgici di Chernobyl


Un convegno promosso da Greenpeace, Legambiente e WWF si � svolto a Roma il
19 aprile nel ventennale della tragedia di Chernobyl per fare il punto sull'energia
nucleare e sui suoi costi reali.

Il contributo al fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare � solo
del 6,5% dell'energia primaria ed � destinato a ridursi al 4,5% nel 2030
secondo l'International Energy Agency (IEA).
Il nucleare � la fonte energetica pi� costosa e con il maggior bisognodi
sussidi statali.
Secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) il costo di 1
kWh di energia elettrica costa 6,13 cent/$, da gas 4,96 cent/$, da carbone
5,34 cent/$, da fonte eolica 5,05 cent/$. Risultati analoghi sono stati
presentati da studi della Chicago University e del Massachusetts Institute
of Technology. Queste valutazioni economiche sono sottostimate perch� non
comprensive dei costi del decommissionamento degli impianti e del
trattamento delle scorie di lungo periodo.

Un falso mito sull'energia nucleare � l'abbondanza dell'uranio in natura: un
minerale piuttosto diffuso, ma solo in concentrazioni infinitesime, tanto
basse da non risultare praticamente sfruttabili. Le riserve di uranio
commercialmente estraibili coprono un arco di circa un secolo tenendo
costanti i consumi all'anno 2000. Sostituire, per la produzione di
elettricit�, tutta l'energia fossile con quella nucleare comporta la
realizzazione di migliaia di nuove centrali con l'esaurimento delle riserve
di uranio in pochi anni.
Infine, neppure il nucleare � esente da emissioni di anidride carbonica,
basti considerare l'energia fossile necessaria per costruire la centrale,
estrarre, trasportare e arricchire l'uranio, gestire le scorie, smantellare
l'impianto a fine vita. Investire nel nucleare significa sprecare risorse
pubbliche e private ai danni delle fonti rinnovabili e delle tecnologie per
l'efficienza energetica.

Ma qualcuno non smette di pensarci. I nostalgici di Chernobyl non si
rassegnano mai. Tra questi l'Enel di Scaroni che con l'acquisizione di
Slovenske Elektrarne finalmente rientra nel nucleare con l'accensione del
secondo reattore di Mochovce.

Gli austriaci dal 1990 al 2005 hanno sempre cercato di far chiudere il primo
reattore e posero persino il veto all'ingresso della Slovacchia nella UE
(Mochovce dista 100 km da Vienna).
Il governo Austriaco ha montato decine e decine di pale eoliche sul confine
con la Slovacchia ben visibili a occhio nudo da Bratislava anche in segno di
protesta.
Propongo al governo italiano di piantare qualche pala eolica davanti alla
sede romana dell'Enel, forse non ne hanno mai vista una.
Received on Sun Apr 23 2006 - 11:58:15 CEST

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