Re: relatività ristretta...basta imporre la covarianza delle equazioni di maxwell

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 08 Apr 2006 20:48:39 +0200

marcofuics ha scritto:
> Un momento. Uno dei traguardi e' la sorgente; l'altro necessariamente
> una destinazione....o no?
No. Perfino nei metodi classici ottocenteschi, se li conosci, i due
traguardi (che in quei casi sono uno stesso, perche' la luce va e
torna) sono specchi o fenditure; non la sorgente.

> Cosi' io sto supponendo un carattere corpuscolare per la luce,
> implicitamente dico che essa <<VIAGGIA>> come un corpuscolo, andando
> dalla sorgente alla sua destinazione...non e' vero?
Non e' vero. I vecchi fisici dell'800 erano sicuri che la luce fosse
un'onda.
E non avevano alcuna difficolta' a pensare al tempo che impiega l'onda
ad andare da qui a li'.

> ...
> In questo senso avrei quindi il <<Fotone>> come pacchetto risultante
> dalla coerenza sulle varie frequenze (alla Fourier) che si sposta
> portando con se' l'energia.
Ma guarda un po' :)
Hai riscoperto che si puo' costruire un pacchetto con piu' onde
monocromatiche?
Benissimo: fabbrichi questo pacchetto, e stai a guardare come si muove.
Che c'e' di strano?

> Ma questo pacchetto e' la luce stessa oppure sono le sue componenti
> la luce?
Queste sono le domande che non capisco...
La luce e' un'onda e.m. (anche se questo Foucault e Fizeau ancora non
lo sapevano).
_Qualunque_ onda e.m. si puo' chiamare luce.
Dov'e' il problema?

rargh ha scritto:
> mi ha sempre confuso un po' che si "postulasse" l'invarianza della
> velocit� della luce. Se vediamo la luce come propagazione di campo, e
> l'equazione di propagazione � conseguenza diretta delle equazioni di
> maxwell, non basta postulare che le leggi fisiche devono essere le
> stesse in ogni sistema di riferimento?
> ...
> la velocit� di propagazione di questo campo � una caratteristica
> intrinseca del campo e dello spazio vuoto, che non dipende affatto
> dalla velocit� della sorgente.
> ...
> Non c'� assolutamente nulla nell'equazioni di maxwell che faccia
> dipendere la velocit� di propagazione dalla velocit� della sorgente!
Tutto vero...

> Quindi in sostanza non vedo perch� si debba postulare a parte
> l'invarianza della velocit� della luce, quando mi sembra che basti
> postulare l'invarianza delle leggi fisiche e la validit� delle
> equazioni di maxwell.
Vedi, il problema e' esclusivamente storico.
_Oggi_ ragioniamo cosi'; un secolo fa la situazione era meno semplice.

A parte la teoria di Ritz, di cui ho gia' parlato, non dimenticare che
nel 1905 Einstein si stava anche occupando di fotoni.
Nel suo lavoro dello stesso anno sulla "teoria dei quanti di luce"
dice esplicitamente:
"e' pensabile che la teoria della luce [le eq. di Maxwell], fondata su
funzioni spaziali continue, possa entrare in conflitto con
l'esperienza, qualora venga applicata ai fenomeni di emissione e
trasformazione della luce."

Mi sembra quindi ragionevole che nel lavoro sulla relativita' E.
ritenga opportuno stabilire le ipotesi che considera valide _a
prescindere_ da un'incondizonata validita' delle eq. di Maxwell.
-- 
Elio Fabri
Received on Sat Apr 08 2006 - 20:48:39 CEST

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