Re: relatività ristretta...basta imporre la covarianza delle equazioni di maxwell

From: bruno il pasticcere <amcova_at_gmail.com>
Date: 8 Apr 2006 14:26:27 -0700

Grazie mille prof. Fabri. Infatti quando la gente mi diceva "no, la
teoria della relativit� ristretta non dice semplicemente che le leggi
fisiche devono essere le stesse per tutti i sistemi di riferimento
inerziale", non capivo...

Alcuni libri di elettromagnetismo hanno un approccio interessante:
partono dalla teoria della relativit� ristretta, e da questa riescono
a ricavare le equazioni di maxwell per campi variabili nel tempo a
partire dalle equazioni dei campi elettrostatici e magnetostatici.
Classico esempio: spiegare la legge di faraday-lenz vedendo un magnete
che si sposta vicino a una spira: il magnete si sposta rispetto a una
spira ferma, ma da un altro punto di vista la spira si sposta rispetto
a un magnete fermo. Ora questo spiega intuitivamente perch� campi
magnetici variabili inducono campi elettrici, ma perch� la relazione
sia esattamente rot(E)=-dB/dt, senza conoscere esattamente le
trasformazioni relativistiche.

Torniamo ai libri che dicevo: esempi sono il Landau "Teoria dei campi".

Come dicevo, prima trova le trasformazioni relativistiche, poi trova le
equazioni di Maxwell.

Quindi invece di usare l'approccio alla Poincar� (cerco le
trasformazioni relativistiche che mantengano invariate le equazioni di
maxwell), posso usare questo approccio:
postulo il principio di relativit�, e l'invarianza della velocit�
della luce. Da questo ricavo con ragionamenti e esempi le
trasformazioni relativistiche. Il tutto senza conoscere minimamente la
forma delle equazioni di maxwell, ma sapendo solo che esiste il campo
elettromagnetico e che questo campo si propaga a una velocit� c
indipendente dal punto di vista.
Received on Sat Apr 08 2006 - 23:26:27 CEST

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