Angelo ha scritto:
> ...
> Allora ti chiedo, nel mondo reale, ammesso che la normalit� tra E e B
> non � la regola, come si suole definire la direzione di propagazione
> di un'onda EM? E rispeto ad essa come sono E e B?
Premetto che non e' tanto questione di "mondo reale", visto che stiamo
comunque ragionando su uno schema teorico, solo un po' meno
semplicistico di quelli usati negli approcci didattici di base.
Ma la risposta l'abbiamo gia' vista: come direzione di propag. si puo'
prendere quella del vettore di Poynting S (se questo ha una direzione
costante nel tempo). Le direzioni di E e B credo che siano solo
obbligate a essere ortogonali a S, per definizione di S.
> ...
> Ma non scomodare la MQ non vuol dire anche non parlare di fotoni?
Ovvio. Ma guarda che si puo' vivere benissimo senza parlare di fotoni
:-)
Voglio dire che ci sono un mare di applicazioni in cui di fotoni non
c'e' alcun bisogno.
> ...
> Hai sostenuto (se ho ben capito) che non si pu� associare una funzione
> d'onda al fotone come alle particelle dotate di massa (micro e
> macroscopiche, s'intende).
Eh si', m'e' scappata, e forse ho fatto male :)
> So anche benissimo come sia semplicemente sbagliato pensare al fotone
> come un frammento di onda EM. Ma allora, quando si parla di frequenza
> del fotone, del suo spettro, ecc, a cosa ci si riferisce??? Quando si
> parla della probabilit� di un qualche fenomeno che lo coinvolge, non
> cisi riferisce quindi a quel famigerato quadraro della fuznione
> d'onda?
Il problema e' che non so quanto sai di m.q.
Non c'e' nessun problema a parlare di frequenza e d'impulso di un
fotone, e delle relative probabilita'.
Infatti queste osservabili hanno una definizione del tutto tranquilla,
anche per i fotoni.
Il problema nasce a definire la posizione, ma non crea reali
difficolta' pratiche, finche' si pensa a misure con incertezze grandi
rispetto alla l. d'onda, come accade di necessita' coi comuni
rivelatori.
Dubito che quanto sopra possa essere riuscito chiaro, ma purtroppo si
tratta di un argomento in cui occorrerebbe entrare in tecnicismi,
mentre e' impossibile trattarlo adeguatamente a parole.
Bruno Cocciaro ha scritto:
> Dico la mia su questo punto.
> Secondo me per "capire" cosa si intende con "frequenza del fotone" e'
> bene comprendere che quella frequenza e' convenzionale.
> ...
OK, c'e liberta' di parola...
Pero' questa liberta' me la prendo anch'io, e ti dico che mi
hai portato sulla soglia di perdere la pazienza.
Mi spiego. Io sto ragionando con uno che evidentemente cerca di
afferrare alcune idee (non facili) dei fondamenti della m.q.
Il tuo intervento serve solo a confondergli ulteriormente le idee.
So bene quello che hai in mente, e sai anche quello che ne penso: se
tu (o altri) foste capaci di scrivere non dico un intero libro di
elettromagnetismo o di m.q., ma anche solo un capitolo dove si tratta
delle cose che sono oggetto di questo thread, assumendo coerentemente
il punto di vista "convenzionalista" che ti sta a cuore, non potrei
fare obiezioni.
Ma io questo libro o capitolo non l'ho mai visto e credo che non lo
vedro' mai.
Inoltre sai bene quanto me che questo ipotetico libro non
differirebbe in alcun modo da un libro tradizionale, per quanto
riguarda tutte le conclusioni osservabili.
Per cio' mi sembra che dovrebbe bastare segnalare un elemento di
convenzionalita', e poi dire: "dato pero' che non cambia niente e
esiste gia' una trattazione perfettamente adeguata rispetto ai dati
di fatto, qui facciamo punto".
--
Elio Fabri
Received on Wed Apr 05 2006 - 21:06:56 CEST