Re: emulsione fotografica

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 07 Apr 2006 21:16:46 +0200

Angelo ha scritto:
> ok. Grazie di tutto l'aiuto. Un ultimo sforzo per� devo chiedertelo
> per due brevissime domande :-)
Brevissime?...

> 1) qual � il modo migliore per collimare un fascio di luce generatoper
> esempio da una comune lampadina? Ovvio che ci sono i limiti della
> diffrazione che mi hai spiegato, ma quale sarebbe la soluzione
> migliore?
> Chess�: un tubo di calibro piccolo con pareti nere, in modo che la
> luce che incontra la parete non venga riflessa e cos� rimangano in
> cammino solo raggi il pi� paralleli possibile all'asse del cilindro.
> Oppure un sistema di lenti? O cosa? Ovvio che quando parlo di
> collimazione intendo dire che la luce che emerge all'estremo del
> cilndretto ha idealmente in ogni punto una direzione paral�leal
> all'asse del cilindretto.
> E' corretto?
La risposta e' praticamente impossibile per macanza di dati.
Primo: che intendi per "comune lampadina"? Una lampadina a
incandescenza?
Secondo: non ha senso dire "collimare" se non specifichi che angolo di
apertura accetti per il fascio uscente.
Terzo hai esigenze d'intensita'?
O piu' in generale: a che servirebbe 'sto fascio collimato?

Con queste premesse, il modo piu' pulito per avere un fascio collimato
e di usare due lenti e un diaframma forato.

   S -------- L1 ------- D -------- L2

S e' la sorgente (lampadina); L1 una lente convergente che forma sul
piano dei diaframma l'immagine di S, di cui il foro seleziona una
piccola porzione.
L2 e' una lente convergente che ha il primo fuoco sul foro.

Se invece di una lampadina "comune" usassi una lampada a filamento
concentrato, come le alogene a bassa tensione che si usano oggi in
lumi da tavolo e simili, potresti guadagnare parecchio in intensita'.

> 2) Dimmi almeno una cosa. Dire che al fotone � associata una funzione
> d'onda (con tutte quelle considerazioni che ho fatto sullo spettro
> dell'onda come interpretazione dell'indeterminazione della freq. del
> fotone, con il discorso sull'evoluzione temporale e spaziale del
> pacchetto d'onda, con iil discorso sul quadrato della funzione come
> probabilit� della posizione, ecc ecc) � francamente sbagliato o un
> qualche senso, come nel caso delle particelle, ce l'ha?
Come ti ho gia' detto (ma non sono stato chiaro e lo sapevo) bisogna
distinguere.
Puoi benissimo parlare di f. d'onda "nello spazio degli impulsi",
quindi di prob. di un certo impulso energia, direzione...
Quello che non e' corretto e' attribuire ai fotoni un'osservabile
posizione, se non in senso approssimato, che pero' in molti casi e'
sufficiente.

Quindi avrei fatto meglio a non fare quel commento, dato che in
pratica la cosa puo' avere poca imortanza.
Ne ho sentito il bisogno per sottolineare che i fotoni non sono
affatto particelle "come le altre".
                           

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Apr 07 2006 - 21:16:46 CEST

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