On 3 Apr 2006 05:21:12 -0700, "marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net>
wrote:
>CIAO
>Josef K. ha scritto:
>
>> Io penso che un fenomeno che esista ma non sia conoscibile non sia
>> fisico ma metafisico e perci�, dal mio punto di vista, non pertinente
>> con alcun argomento scientifico.
>
>E' conoscibile la durata del fenomeno, aspita se lo e'..... ma rispetto
>a cosa?
La durata di un fenomeno � certamente conoscibile. E per conoscerla
occorre un orologio di qualche tipo.
da cui torniamo alle osservazioni di partenza che ti avevo fatto.
>> Quello che penso al riguardo � che invece la tua domanda abbia un
>> vizio di fondo: semplicemente la domanda � mal posta, presuppone che
>> esista un background esterno a noi inaccessibile dal quale poter
>> guardare i fenomeni dall'esterno.
>>
>Infatti... se la domanda di per se si poggia su un'altra domanda allora
>facciamocela questa ulteriore.
Forse non hai colto, per me la domanda � semplicemente mal posta e non
posso procedere oltre ad argomentare perch� secondo me non c'� nulla
su cui argomentare.
>> Secondo me non ha alcun senso parlare di universo lento o veloce.
>
>ehh, no.... a me proprio questo mi fa divertire....il fatto che tu con
>tutto il resto sia immerso in questo universo che diviene, e non puoi
>sapere se effettivamente sia gia' terminato....:) [ma questo viene
>dopo]
mi sa che invece non ci capiamo.
io vivo in un universo che diviene. esiste un parametro che chiamo
tempo che parametrizza il passaggio da quello che chiamo presente al
futuro.
questo parametro lo msiuro per confronto con un fenomeno periodico (e
gi� qua sento il terreno scivolare). non saprei dire altro: non riesco
nemmeno a capire cosa significhi presupporre un universo veloce e
lento. ad es. posso capire che per un animale che viva solo qualche
ora la mia vita possa apparire estremamente lenta, e forse per una
tartaruga centenaria piuttosto veloce, ma questo ha a che fare con la
biologia, non certo con la fisica!
onestamente non ho la statura scientifica per andare oltre queste
banalit�. l'argomento mi sembra molto delicato e personalmente non mi
sento all'altezza di andare oltre.
>> Secondo me, ma non ci ho pensato molto, l'errore matematico � uguale a
>> quello che si compie moltiplicando per 0 i due membri di una
>> equazione.
>> Ma ci penser� meglio.
>
>Mi sa che hai capito dove voglio andare a parare.... forse forse e'
>questa la domanda....:))
mi sa invece di no.
le mie sono osservazioni molto banali e secondo me questo problema
rientra o tra quelli molto difficili per i quali pronunciarsi ( da
parte mia ) sarebbe disonesto intellettualmente o semplicemente si
tratta della cosiddetta sega mentale che riempie volentieri una serata
liceale.
Rob
"Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perch� una mattina, senza che avesse fatto nulla, venne arrestato."
Received on Mon Apr 03 2006 - 20:22:09 CEST
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