Re: ferro-(...)

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Wed, 05 Apr 2006 11:59:16 GMT

                                      Il 27 Mar 2006, 12:45, "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
> "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message

> Quindi la cosa da chiedersi non e' "Come mai i magneti permamenti sono
molto
> piu' diffusi degli elettreti?" ma piuttosto "Come mai gli elettreti
possono
> esistere?". Oppure ci si puo' chiedere: "Da dove ha origine questa
> macroscopica differenza fra i magneti permanenti e gli elettreti (stabili
i
> primi instabili i secondi)?"

Come dice Enrico contano i fenomeni quantistici nello stato solido.
La differenza qualitativa che dici c'e' perche' non esistono le cariche
magnetiche, tuttavia gli atomi non soltanto solo polarizzabili, ma in
presenza di
anisotropia insiemi di atomi possono risultare polarizzati stabilmente,
(per effetto di stati a parita' indefinita) ed allora per dipoli permanenti
l'interazione a distanza e' qualitativamente identica (ma quantitativamente
differente). Considera il momento dipolo di un elettrete e quello di
un magnete e confronta le interazioni.

Ha ancora ragione Enrico quando dice che il campo locale di un reticolo
cubico
e' nullo. E' un esercizio che io ho svolto e che fu svolto per la prima
volta da Lorentz. Tuttavia e' anche vero che se non ci fosse temperatura
una variazione di direzione relativa di molte molecole porterebbe
all'insorgenza di una energia legata alle cariche di polarizzazione
che risulterebbero non nulle (div(P) non nulla) e quindi il sistema
globalmente allineato sarebbe macroscopicamente stabile. Tuttavia
la temperatura sostiene efficacemente una dinamica di disallineamento
in tutti i casi in cui si ha isotropia statistica su scala mesoscopica. La
situazione
puo' anche essere vista in termini di campi medi. Il campo medio ingloba
gli effetti quantistici, risulta che su piccola scala l'interazione di spin
e'
sempre allineante ed essenzialmente isotropa, (in altre parole la dipendenza
dalla direzione relativa fra i dipoli e' trascurabilissima). Ma su larga
scala
torna viva la pittura classica e la temperatura e' efficace a disallineare,
l'energia di interazione poi
si avvantaggia e stabilizza contatti fra regioni con orientazioni opposte.
Ancora: sulla forntiera gli effetti quantistici sono importanti e danno
conto
di una varieta' di fenomeni della dinamica di disallineamento.
Per gli elettreti la situazione e' differente, perche' i domini non
risultano.
C'e' infatti una anisotropia ed il campo locale e' non nullo e mantiene
la polarizzazione. (elettroni in stati che sono sovrapposizione di stati
con parita' differente permettono <p> diverso da zero). La considerazione
delle correnti richiede poi tutta una trattazione specifica. Se consideri un
sistema di bassa dimensionalita', come un filo di dipoli, o due fili di
dipoli
allora avete ragione entrambi, tu ed Enrico, quando sostenete che
l'annineamento
e' favorito.

Esistono ferroelettreti ferromagnetici?


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Received on Wed Apr 05 2006 - 13:59:16 CEST

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