RG (was: principio di indeterminazione)

From: popinga <aobhobo_at_highnet.org>
Date: Wed, 15 Mar 2006 20:50:01 GMT

Il 15 Mar 2006, 17:39, "harlock" <carlao1979_at_despammed.com> ha scritto:

> > La domanda � :
> > ascensore di Einstein. Per quale motivo nei libri trovo
> > insistentemente scritto che gli esperimenti condotti all'interno
> > dell'ascensore non sono in grado di rilevare se ci si trova in un
> > sistema accelerato ovvero in un campo gravitazionale a condizione che
> > siano non troppo prolungati nel tempo o nello spazio ?
> > Me lo potete gentilmente spiegare ?
> > Grazie a tutti !
>
> La butto l� perch� non conosco questo "ascensore di Einstein".

La butto li' anch'io, perche' non sono un esperto di RG.
Immagina un corpo massivo e puntiforme che sta in un ascensore in caduta
libera. Questo subisce la stessa accelerazione di gravita', verso il basso,
dell'ascensore. Quindi il corpo (o un osservatore) non puo' stabilire
dall'interno se sta cadendo o se invece si trova "semplicemente" in assenza
di gravita' (nell'ascensore non ci sono finestre:).
Consideriamo ora due corpi e mettiamoli nello stesso ascensore in caduta
libera, posti a una certa distanza finita tra loro. Anche questi avranno lo
stesso moto accelerato, e poiche' entrambi tenderanno a cadere (convergere)
verso il centro della Terra, la loro distanza relativa diminuira' nel tempo.
Osservando questo moto relativo potro' allora stabilire che l'ascensore e'
effettivamente in caduta libera in un campo gravitazionale. E per farlo
occorre un certo 'spazio' (distanza finita tra i due corpi) e del 'tempo'
(per osservare il loro moto relativo).
Ma non sono affatto sicuro circa la correttezza questo ragionamento sia
corretto, e non saprei come collegarlo alla geometria dello spaziotempo (che
pero' non dovrebbe essere Minkowskiano piatto se c'e' un campo
gravitazionale).


> Cmq sia mi
> pare che si l'ascensore salti fuori quando si parla di un sistema di
> riferimento in caduta libera rispetto ad un altro.
> Secondo la relativit� generale lo spazio, che in RR � Minkowskiano
> quadrimensionale in (t, x, y, z), � euclideo solo localmente. Per distanze
> s-t estese entra in gioco una quinta dimensione, la curvatura, che � in
> sostanza il campo gravitazionale, ovvero accelerazione.
> Per l'appunto, per distanze s-t piccole possiamo in buona approssimazione
> ritenere lo spazio-tempo euclideo, percui anche se il nostro riferimento �
> accelerato noi non percepiamo curvatura.

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Received on Wed Mar 15 2006 - 21:50:01 CET

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