Re: Il relativismo dell'entropia
Ciao Bruno
>
> La questione che pongo e':
> immaginiamo che sia "leggibile" lo stato microscopico. Da tale lettura
> possiamo inferire qualcosa di sensato riguardo all'equilibrio macroscopico?
Io la risposta non l'ho, ma rifletterei sulla validita' dell'ipotesi
ergodica.
Considero il tuo sistema di N "particelle" (tutte uguali?) e ne isolo
una sola di queste: la chiamo P, e ne seguo l'andamento nello spazio
delle fasi, per un tempo indefinito.
Essa passera' per ogni punto accessibile?
Se si allora per me lo stato + probabile e' quella regione dove essa
spende la maggior parte del tempo.
Come ricondurmi ora dal caso di singola particella a quello originale?
Potrei comunque avere N-1 particelle che sono in regioni completamente
differenti dalla mia di equilibrio, si, ma questo deve valere solo per
un tempo piccolo, tempo TAU. Insomma il passare da un sistema ad N
particelle ad uno di 1 sola ti sposta il problema: dalla valutazione
della grandezza DxDyDzDpxDpyDpz della tua celletta alla valutazione
della grandezza dell'intervallo necessario a stabilire che il tempo TAU
sia piccolo o grande.
Insomma, proprio perche' stai analizzando "statisticamente" devi
scendere a compromessi... se da un lato riesci a controllare una
miriade di corpuscoli con pochi parametri, dall'altro ci devi perdere
per forza.
Received on Tue Mar 07 2006 - 15:16:24 CET
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