Il 25 Feb 2006, 06:04, "stefania" <molok123xy_at_yahoo.it> ha scritto:
> Non penso (se ho capito bene). Il redshift ce l'hai per spostamenti
> della materia lungo la linea di vista. Poich� la materia cade sul buco
> nero orbitandovi attorno pi� e pi� volte si dovrebbe avere piuttosto
> un altro tipo di effetto. Per la materia che orbitando si allontani
> dall'osservatore si avrebbe un redshift e per quella che si avvicini si
>
> avrebbe un blushift. L'effetto ovviamente si andrebbe a sommare al
> redshift cosmologico.
Sullo studio del redshift e del blushift
nelle righe dell'idrogeno e' basata per
esempio un altro metodo di stima della
masse al centro di una galassia. Risulta
solo parzialmente in accordo con i metodi
basati sulla variabilita'. Ed e' applicabile in
relativamente pochi casi.
> La caduta di materia in un buco nero, qualunque sia il moto, ha una
> componente sull'asse dell'osservatore. Questa caduta, vista dalla
> terra, � in allontanamento, cio� produce redshift che si somma al
> redshift di espansione. La materia in caduta dalla parte opposta,
> produce blueshift, ma non la possiamo vedere.
A parte per il redshift cosmologico, i fenomeni di
blueshift sono molto piu' comunemente osservati
dei fenomeni di redshift, nello studio di nuclei
galattici attivi. In effetti. Sai perche'?
Invece il redshift dovuto alla massa del buco
nero e' un'altra cosa.
> Stefania
>
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Received on Mon Feb 27 2006 - 15:17:12 CET