Re: Sedersi su un fotone

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Fri, 19 Jul 2019 13:49:46 +0200

On 19/07/19 11:18, Elio Fabri wrote:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> E' un reato : PLAGIO.
>> Elio è troppo buono forse
> Dell'aspetto giuridico non mi sono interessato.

beh, il discorso è : esiste uno statuto giuridico "di
default" nel caso che non venga specificato nulla (nessuna
licenza menzionata).
Non ho invece idea di che status abbia un contenuto quando
venga specificata qualche clausola dell'autore ma "non
standard".

> Tutto quello che ho messo nel mio sito è liberamente
> accessibile
> a chiunque.

nel senso che hai proprio messo la licenza pertinente ?

> Questo però non significa - dal punto di vista etico - che
> chiunque lo
> possa usare copiando e senza citare la fonte.

uhm, dipende. Cioè : il discorso etico è in realtà opzionale
e ciascuno obbedisce solo alla propria coscienza.
Bisognerebbe capire che status giuridico abbiano i contenuti

** senza licenza e senza dichiarazioni => vale il più
restrittivo dei copyright di default : non ci puoi fare
NULLA se non autorizzato

** con una qualche licenza standard o giuridicamente
riconosciuta (tipo open, copyleft, CC) => ci puoi fare
esattamente quanto stabilito, e devi citare l'autore solo se
stabilito. Ulteriori "garanzie" sono volontarie e opzionali

** status "atipico" => sono state aggiunte clausole ma
potrebbero essere "illegali" o giuridicamente ambigue. Qui
non so assolutamente cosa occorra fare.

Ad ogni modo il piano etico è indipendente da quello giuridico


> E dal punto di vista scientifico/didattico è ancora peggio
> copiare
> parzialmente, tagliando e quindi travisando.

concordo ... in un caso simile, forse, MENO MALE che non si
viene citati (per danni) :) LOL

>
> La cosa è aggravata dal fatto che si tratta di una
> presentazione che
> appare sotto la sigla URDF (Unità di Ricerca Didattica della
> Fisica),
> Dip. di Fisica dell'Università di Udine.

si questo è bizzarro davvero.

Normalmente si considera al limite accettabile citare un po'
pedestremente fonti "superiori".
Ma citarsi tra colleghi "pari grado" senza riconoscimento è
veramente sgradevole

> Ma in fin dei conti ne sono venuto a conoscenza per puro
> caso, e chissà
> quanti altri casi potrei trovare se perdessi tempo a fare
> ricerche.
> Purtroppo temo ci sia poco da fare: internet è così.

oh, dipende da cosa vuoi fare. Oggi come oggi se solo
ventili un'ingiunzione all admin del sito per una questione
di plagio, gli tira giù i contenuti in un battito di ciglia,
perché se uno si salva su Archive o hashbot la paginata e va
da un giudice di pace o da un avvocato e comincia l'iter,
per chi plagia sono mal di pancia. Nel senso che alla fine
comunque devi levare il contenuto, e probabilmente paghi
anche un risarcimento (e di certo spese legali).

Capisco bene che non lo farai, ma internet è quel che è solo
nella misura che lo si consente per prassi, non è che la
legge sia permissiva, ANZI !

>
> Massimo 456b ha scritto:
> > La scienza e' di tutti.
> Questo non vuol dire che chiunque possa scopiazzare a
> piacimento.

ma 'mfatti. Il diritto alla paternità anzi è inalienabile in
qualsiasi licenza standard ed è (per il diritto italiano)
l'unico aspetto che non è cedibile, ed è vincolante al punto
che l'autore stesso non può nemmeno disconoscere la
paternità (anche se può ovviamente ritrattare dei contenuti).

Per contro molto sapere, anche americano dove c'è il mito
dei fondi privati, ma le big ricevono robustissimi
finanziamenti pubblici dei contribuenti, è praticamente
secretato a costi carissimi da poche case editrici
monopoliste : ed è uno dei temi caldi del movimento
d'opinione sempre più vasto che ha portato da un lato a
riviste parallele FREE (voi avete Arxiv giusto ?) e
dall'altro a progetti paralegali di condivisione come
Sci-Hub e sue branche.

I big la spacciano per PIRATERIA, ma in realtà è un
movimento ideologico con ottime ragioni dietro. Gli
interessi di pochi soggetti collidono con quello collettivo.

Ma cmq condividere il sapere non significa mai disconoscere
la paternità dei contributi !

Ad es. io accetto delle ricerche (digitali) con voto, ma ho
scritto un memorandum dedicato a questo punto, e mi rifiuto
di valutare alcunché fin quando ogni figura, tabella,
grafico, non abbia sotto l'url completo navigabile da cui è
stata tratta la risorsa (e dove possibile gli estremi
dell'autore).
Proprio per stroncare sul nascere questo odioso vizio a
scroccare e farsi lustro dei lavori altrui.
Si fa presto : con LbO F5 (navigator), navighi la lista
degli oggetti non testuali, e vedi subito se sono anonimi o
correttamente linkati.

Tra l'altro vedo anche la varietà delle fonti : se uno mi
cita 30 volte sempre lo stesso documento in posti diversi e
niente altro, la ricerca resta congelata senza voto :)
perché vuol dire che non è stato fatto nessuno sforzo di
compendiare sorgenti diverse.


> Vuol solo dire che non ci sono segreti, che i prodotti dello
> studio e
> della ricerca debbono essere resi disponibili a tutti. Per
> conoscerli,
> per imparare.
> Nella comune prassi scientifica i lavori si "pubblicano" e
> chiunque
> può leggerli e servirsene per il proprio lavoro, a patto di
> *citarli*.

e DI PAGARE SANGUE agli editori :\

P.S. in chimica purtroppo si condivide pochissimo delle
procedure "materiali", perché è molto più facile
scopiazzarsi una gomma o un adesivo e rivenderselo aggirando
il brevetto, che non costruirsi in garage l'acceleratore di
particelle :)

>
> Volete un piccolo florilegio di strafalcioni?
>
> Pag. 2, in nota:
> "Particelle "speciali", non come il protone o l'elettrone. I
> fotoni
> mostrano sia una natura corpuscolare sia ondulatoria, a seconda
> dell'esperimento in cui vengono osservati."
>
> Ossia il cosiddetto dualismo onda/corpuscolo varrebbe solo
> per i
> fotoni?
>
> Le pag. 12-15 le disconosco completamente. Il mio
> ragionamento è del
> tutto diverso (quindi questo non è copiato).
> E anche questo è un danno, perché si mescolano parti che
> appatengono a
> un autore e parti che non gli appartengono. Chi legge non
> può saperlo.

meno male che non ti hanno citato allora :)
no scherzo, cmq una mail intimidatoria la meriterebbero.
Non lo ritengo accettabile da uno studente, ci manca solo
che lo faccia aumma aumma un professore universitario !

>
> Solo una piccola perla. Pag. 13:
> "Se consideriamo un oggetto di massa iniziale trascurabile
> (m<eps, eps
> arbitrariamente piccolo)".
>
> Perché non m=0?
> Esiste forse un reale non negativo, a parte 0, che sia
> minore di
> quelsiasi reale positivo?
> Infatti poi usa 0. Quindi qual è il senso di questo rigiro?

mboh .... copincolla ?

> Naturalmente è una questione matematica, non fisica. ma non
> è mica
> un'attenuante.
>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Fri Jul 19 2019 - 13:49:46 CEST

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